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Ridare un’etica alla politica. È questo il nodo cruciale emerso venerdì 15 maggio, presso la Libreria Mondadori di Gioia Tauro, nel corso dell’incontro promosso da Disoblio all’interno della rubrica di appuntamenti letterari “Lib(r)eriamoci”, in occasione dell’appuntamento nazionale “Il maggio dei libri 2015. Leggere fa crescere”. Dialogando con Salvatore Bellantone (Editore), Vincenzo Musolino, autore del saggio “Eccezione e Trascendenza. La teologia politica di Carl Schmitt”, e Antonio Scuticchio, autore del saggio “500 Regole. Un manuale per partecipare alla politica” (Disoblio Edizioni), hanno chiarito quanto sia importante riflettere oggigiorno sulla politica, e leggere di politica, allo scopo di ridare ad essa la dignità di “arte del governare” ma anche al fine di ricucire quello scollamento tra gente e politica, che condiziona il tempo presente.
Riattivare l’avanzamento democratico della società. Ciò è possibile soltanto se si indaga meticolosamente la politica nel corso della sua storia, mettendo a fuoco i momenti cruciali che ne hanno segnato il destino, ma anche ponendo la lente d’ingrandimento sulla sua essenza, i suoi valori, principi, regole e presupposti teologici, avendo chiaro come il senso dell’operare politico possa essere soltanto quello di migliorare le condizioni di vita di una comunità o della società, e non del potere per il potere.
Pensare criticamente. Ciò è possibile soltanto riuscendo a colmare quel vuoto di informazione spesso interno ai mass media e nella scuola, colmato a volte mediante la rete, attraverso l’insegnamento della politica in sedi e centri di formazione, che consentano al cittadino di conoscere più da vicino questa dimensione che decide le sorti della collettività ma anche di dotarsi di una preparazione amministrativa, giuridica ed economica, necessaria quest’ultima per far fronte ai problemi del nostro tempo.
Accesa infine la lanterna della Disoblio assieme a Sofia Ambesi (Libreria Mondadori), gli autori hanno espresso la speranza che le nuove generazioni possano appassionarsi seriamente alla politica, prendersi attivamente lo spazio che è loro e darsi da fare in prima persona per cambiare il destino di una comunità sull’orlo del baratro.
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