GiM Gallico: “Non si può dividere un paese a metà”

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A Gallico, da diversi giorni, una buca in Via Casa Savoia ha di fatto tagliato il paese in due, costringendo gli impotenti cittadini a percorrere strade secondarie per raggiungere la parte bassa del paese dove si trova il lungomare e le spiagge per i bagnanti.

Il responsabile dei Giovani in Movimento, Massimiliano Tramontana, commenta così l’assurda vicenda:
“E’ impensabile che durante la stagione estiva venga bloccata la circolazione, per oltre una settimana, in una strada principale che collega Gallico Superiore con Gallico Marina a causa di una voragine che si è venuta a creare, forse per dei lavori svolti in passato.

Lo stato d’abbandono dei lavori preoccupa tutti i residenti della periferia nord della città in quanto, soprattutto durante la stagione estiva, la strada in questione è molto trafficata dato che arriva direttamente sul lungomare di Gallico.

Chiediamo ai commissari comunali di farsi carico subito del problema perché i disagi dei cittadini non sfocino in plateali proteste che non farebbero altro che fomentare un clima astioso nei loro confronti che già è parecchio diffuso in città.”

Continua Massimiliano Tramontana:

“Credo che vivere in periferia non debba voler dire rassegnarsi alla ghettizzazione o ai disservizi ma voglia voler dire l’esatto contrario. Chi amministra la città dovrebbe essere molto sensibile al tema della valorizzazione delle periferie e delle loro potenzialità, per questo ritengo che dopo lo scempio dei lavori iniziati e non completati della via Marina di Gallico sia davvero paradossale che dei lavori per il ripristino di una semplice buca durino per oltre una settimana.

Chiedo che il dirigente comunale e i commissari prendano atto che tale problema debba necessariamente essere risolto il prima possibile, perché non si può e non si deve tagliare un paese a metà.

Tramontana conclude:
“Se non ci verranno date risposte nel giro di pochi giorni provvederemo a fare un esposto alla Procura per accertare di chi siano le responsabilità di questi ritardi. L’ordinanza in questione è la n°446 con protocollo n°20566 del 3/7/2014”

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