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Con riferimento al procedimento penale iscritto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia – a carico di ignoti per l’attentato di cui è rimasto vittima, nel 2004, l’allora assessore regionale, on. Saverio Zavettieri, il suo difensore di fiducia, l’avv. Gianpaolo Catanzariti, comunica l’intervenuta pronuncia di archiviazione, in data 1 marzo 2012, da parte del GIP Distrettuale di Reggio Calabria.
“In detto provvedimento, adottato a seguito dell’opposizione formulata dalla difesa dell’on. Zavettieri, si confuta, comunque, la generica richiesta di archiviazione avanzata 3 anni fa dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria.
Quest’ultimo, con provvedimento del 14 gennaio 2009, aveva ritenuto non confermato “nessuno dei moventi ipotizzati nell’immediatezza del fatto, compreso, tra questi, quello che lo Zavettieri ha ritenuto essere valido ovverosia la sua ingombrante presenza a fianco del Presidente della Giunta Regionale”.
Avevamo, quindi, proposto tempestiva opposizione evidenziando come, in realtà, fossero ben chiare le ragioni e gli ambiti che avrebbero determinato la commissione dell’episodio criminoso in questione.
A tal fine, sono stati forniti univoci chiavi di lettura ed elementi probatori emersi in altre indagini condotte dal medesimo ufficio di Procura secondo cui, a nostro parere, fosse, in realtà, identificabile l’interesse di un ambiente politico-mafioso all’eliminazione dell’on. Zavettieri.
Oggi, nonostante il Gip abbia archiviato, almeno per il momento, l’eventuale iniziativa giudiziaria tesa ad un accertamento dibattimentale, viene finalmente riconosciuto come il tentato omicidio perpetrato in danni dell’on. Zavettieri abbia avuto una matrice politico-mafiosa ovvero sia stato dettato dall’interesse “in capo ad un determinato ambiente politico-mafioso ad eliminare la ritenuta ingombrante presenza politica dell’on. Zavetttieri” nonché il parallelismo tra la presente vicenda e “quella, conclusasi purtroppo tragicamente, che ha riguardato l’on. Fortugno”.
La difesa, pur nel disappunto per il mancato accoglimento della sua opposizione e rammaricata per la mancata occasione, da parte della magistratura, per andare a fondo, si augura che la nuova dirigenza della Procura reggina, anche alla luce di quanto emerge in indagini parallele, voglia procedere ad accertamenti più approfonditi sul livello politico-mafioso che nella nostra Calabria irrompe violentemente alterando la corretta ed ordinata convivenza civile, identificando i mandanti e gli esecutori del tentato omicidio commesso nel febbraio del 2004 nei confronti dell’on. Zavettieri.
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