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di Raffaella Caruso
Bellissima giornata di sole, in una mattinata di inizio Ottobre. Fa caldo a Reggio Calabria. Il Palazzo San Giorgio sta lì, nel cuore della città, sul corso stracolmo di giovani che girano per i negozi. Proprio a loro è indirizzato buona parte del fine della conferenza stampa sul “CSI: uno sport per la vita”.
E dal primo piano del Palazzo il mitico Gianni Rivera può vederli. Vestito e cravatta beige, en pendant con le pareti dell’aula in cui parlerà dell’attività fisica come contributo per il miglioramento di tutte le altre attività. Una stanza elegante, mobili d’epoca, tavolo in legno scuro, in stile antico, a contrasto con i microfoni che ci stanno sopra, segno inconfutabile della modernità. Sembrerebbe proprio un confronto tra “il vecchio stampo”, incarnato nel magico Rivera e il mondo dei giovani, simboleggiato dai moderni microfoni, che si accinge a praticare lo sport, e non solo il calcio.
Un’atmosfera rilassata, tranquilla, fa da cornice ad un amichevole Gianni che, con disponibilità e cortesia, scambia chiacchiere con i presenti, appena prima dell’inizio della conferenza. Fogli di carta e flash testimoniano l’infallibile fama dell’ex calciatore, oggi Onorevole, che firma autografi e si presta ad essere fotografato con gli ammiratori. La pazienza non viene meno nemmeno quando si tarda a cominciare l’incontro, che già da una buona mezzora ha preso vita in maniera ufficiosa, tra le conversazioni dei presenti, focalizzate sull’ex mitico numero 10. Capitelli ionici sormontano le colonne della stanza del Palazzo, e l’eleganza si sposa perfettamente con la compostezza dell’ospite più importante della conferenza e degli altri partecipanti, assessori e giornalisti, fino ad arrivare al sindaco Raffa.
Le parole delle personalità che intervengono e del “golden boy” (chi non ricorda l’appellativo datogli da Gianni Brera?) vengono recepite tra i presenti come monito e sprono per cambiare le cose e dare un senso a questo incontro sull’importanza dello sport. Telecamere, macchine fotografiche, tra il pubblico variopinto formato da giornalisti, assessori e fotografi. Tutti intenti ad immortalare questo appuntamento imperdibile. Stupore ed incredulità si leggono nei volti dei passanti che, a fine mattinata, vedono Rivera intrattenersi a chiacchierare con amici reggini di vecchia data di fronte alle porte del Palazzo San Giorgio.
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