Giacomo Battaglia con “La moglie del sarto” approda al Toronto Italian Film Festival

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Giacomo Battaglia con il film “La moglie del sarto” approda al “Toronto Italian Film Festival”, per narrare, ancora una volta, un pezzo di Calabria che, nel film del regista Massimo Scaglione, parla il linguaggio del cuore e la capacità di andare controcorrente per affermare il senso del bene anche quanto, apparentemente, questo, non si potrebbe comprendere.

Un successo nel successo,  ha affermato l’attore Giacomo Battaglia co-protagonista del film, “la moglie del sarto”, se si considera che questo lungometraggio è stato presentato, a settembre, al festival di Montreal.

 “La presenza di questo film a Toronto e ancora il debutto a Los Angeles, di “quel che resta” incentrato sul terremoto del 1908, sono motivo di orgoglio”. Questo il pensiero di Giacomo Battaglia, co-protagonista in entrambi i film che raccontano storie di un popolo desideroso di rialzarsi per camminare al pari degli altri. Due film che raccontano una storia italiana, hanno varcato l’oceano per esporre dall’altra parte del mondo il linguaggio e la vita comune della gente.

Giacomo Battaglia nel commentare la trama del film ha precisato che “la storia è cultura, quella che non si può tagliare in nome del risparmio. Risparmiare in questo campo significa impoverire concretamente la società”.

La soddisfazione dell’attore reggino è massima poiché, “con questo film, ha precisato, la Calabria e quindi la storia italiana si portano lontane”. La pellicola di “quel che resta” prima e de “la moglie del sarto” poi, hanno varcato l’oceano per raccontare la storia a chi vuole “indossare” l’abito del passato.

Oltreoceano “la moglie del sarto”, ha puntualizzato Battaglia, racconterà il doppio orgoglio calabrese, perché non solo porterà, nella mente di chi osserva, i vicoli della nostra terra ma anche l’idea dello stesso regista calabrese.

“Scaglione, ha detto Battaglia, che nel film riveste il ruolo di Comandante dei Vigili Urbani, sul set, è riuscito a tirarci fuori le emozioni più vere del personaggio che ognuno interpretava tanto da incastonarci nel luogo e nel tempo pensato e vissuto”.

Sulle scene, Rosetta, interpretata da Maria Grazia Cucinotta, Sofia, sua figlia, interpretata da Marta Gastini, ma anche Gigi Miseferi, Tony Sperandeo, Ernesto Mahieux, Anna Prete, Elena Fonga, Anna Scaglione, Aurora Quattrocchi, Claudio Botosso, Ninni Bruschetta e il piccolo Marco Scialpi.

L’Ufficio Casting di Francesca Grenci, ha saputo selezionare, sinergicamente con il regista, i personaggi che hanno riscostruito la storia di quel tempo.

“Quando un film riesce a salpare, ha detto Giacomo Battaglia significa che è riuscito a levare l’ancora e a sciogliere gli ormeggi. Per questo la mia soddisfazione è massima in quanto ciò indica, da un lato, il viaggio intrapreso ma dall’altro, gli sforzi portati a termine per raggiungere questo risultato”.

La Calabria, ha continuato l’attore reggino, ha bisogno di correre lungo questa strada per recuperare la propria identità nella consapevolezza che un “film che parte” è “un film che arriva” nel cuore di chi si attende un messaggio di vita e di speranza.

Il mio augurio, ha concluso Battaglia è che questo genere di film conquistino palcoscenici sempre più ampi.

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Author: Cristina

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