Gerace (RC), Varacalli ha partecipato al V Vertice Europeo delle Regioni e delle Città di Copenhagen

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Il 22 e 23 marzo scorsi si è tenuto a Copenhagen il Quinto Vertice Europeo delle Regioni e delle Città, un evento di alto livello, non solo politico, dedicato al tema Il tessuto urbano nell’Europa del XXI secolo.

I lavori del summit si sono dunque concentrati sulla capacità di lunga data delle città e delle regioni europee di reinventarsi sotto il profilo della vivibilità e di sviluppare più intensi scambi culturali, economici e sociali grazie all’adozione di politiche urbanistiche innovative.

«Sono molto soddisfatta: abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo fissati, vale a dire quello di ricollocare la città europea nel suo contesto contemporaneo con lucidità, senza compiacimenti né eccessi idealistici», ha detto nel corso del suo intervento conclusivo la Presidente del Comitato delle Regioni, Mercedes Bresso. «Il nostro auspicio era quello di creare un intreccio tra i diversi approcci, le diverse discipline, le diverse esperienze, trattando la dimensione politica esterna della governance europea e la dimensione politica interna della partecipazione dei cittadini», ha spiegatola Bresso.

Al vertice ospitato dalla capitale danese ha partecipato anche – in qualità di membro supplente del Comitato delle Regioni – il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, intervenendo durante una tavola rotonda sulla sostenibilità urbana e le problematiche relative all’inquinamento ed al risparmio energetico, cui hanno preso parte anche Connie Hedegaard, Commissario europeo per l’azione per il clima, Jean-Jack Queyranne, Presidente della regione francese del Rhône-Alpes, Hanna Gronkiewicz-Waltz, Ilmar Reepalu e Sten Nordin, rispettivamente sindaci di Varsavia, Malmö e Stoccolma.

Il primo cittadino geracese è intervenuto spostando l’attenzione dei partecipanti al summit dall’impatto ambientale generato dal fenomeno del sovrappopolamento tipico dei grandi centri urbani a quello – uguale e contrario – prodotto dello spopolamento che interessa i piccoli comuni come Gerace. «In tema di sviluppo e sostenibilità delle città – ha sostenuto Varacalli – non possiamo, a mio parere, sottovalutare gli effetti sull’ambiente creati da fenomeni di spopolamento verificatesi sul lungo periodo, ossia nell’arco di vari decenni». Emblematico il caso di Gerace, passata da una popolazione complessiva (insieme all’allora Gerace Marina) di circa 10.000 persone nei primi anni del XX secolo, ai quasi 3.000 cittadini odierni, attraverso flussi demografici di diverso segno ed entità. «Oltre ai problemi che incidono sulla vita economica di una città interessata dallo spopolamento – ha concluso Varacalli – occorre considerare anche i rischi idro-geologici e di stabilità dei terreni nei comuni spopolati, che comportano la necessità di una maggiore cura, nell’ordine di interventi concreti e iniziative amministrative mirate, nei confronti del territorio e del relativo agglomerato urbano».

Un contributo, quello fornito dall’esperienza diretta del Sindaco di Gerace, che ha raccolto l’interesse degli intervenuti, aprendo una nuova linea di discussione in materia di impegno politico locale nel campo dello sviluppo urbano sostenibile in vista dei successivi incontri, non solo in sede europea, programmati sullo stesso tema.

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Author: Cristina

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