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Domenica 11 settembre alle ore 17:30 nella Sala Consiliare del Municipio di Gerace si terrà la presentazione di “Pause d’inchiostro, Profili nella notte” (Laruffa Editore, 2011), una raccolta di poesie inedite scritte da Maria Eleonora Zangara.
Oltre all’autrice, saranno presenti: l’editore Roberto Laruffa, il vicepresidente nazionale dell’A.N.L.A. (Associazione Nazionale Seniores d’Azienda)Vincenzo D’Angelo, la scrittrice e poetessa fiorentina Carmelina Rotundo ed altri artisti amici di Maria Eleonora Zangara. Il Sindaco di Gerace,Giuseppe Varacalli, introdurrà la presentazione porgendo il saluto dell’Amministrazione Comunale e della città ai presenti.
“Pause d’inchiostro, Profili nella notte” prende il titolo dalla poesia che l’autrice ha portato al concorso letterario “Una Poesia per la Vita” di Firenze, e sarà la raccolta con la quale Maria Eleonora Zangara prenderò parte al Premio Laurentum di Roma, una tra le competizioni letterarie di maggior prestigio a livello nazionale e prima in assoluto in termini di partecipazione. Inoltre nel libro è presente “Chinati Uomo” con cui la poetessa ha partecipato al Concorso Nazionale “Arte e Cultura nel Mondo” organizzato dal Consolato dell’Ecuador a Milano, vincendo il premio letterario internazionale con un presidente d’eccezione come lo scrittore e poeta ecuadoriano Guaman Allende.
Maria Eleonora Zangara vive a Locri da circa vent’anni, ma tiene a precisare «sono Geracese a tutti gli effetti… Gerace è e rimarrà sempre nel mio cuore, vanto della Calabria per tutta una serie di tesori e vedute che contiene… e non solo…». Poetessa, ma non solo: «Attraverso la pittura, il canto, la musica e la scultura voglio portare un sorriso e lasciare un segno di me e della nostra Calabria, più volte bombardata da eventi locali ma che con la sua storia e le sue bellezze emerge guardando oltre i limiti della mente abbracciati dal cuore».
Con “Pause d’inchiostro, Profili nella notte” Maria Eleonora Zangara ha voluto usare «la migliore arma che esiste, la penna, immersa nei sentimenti che la notte riemergono perdendomi nell’infinito sconfinare in un riscontro con me stessa, frugando e “amandomi” o “odiandomi” sempre più». Una raccolta le cui radici affondano nelle esperienze intime e personali dell’autrice, e il cui ricavato avrà finalità benefiche «in maniera strettamente rispettosa e anonima».
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