Questo post é stato letto 20220 volte!
Buon riscontro di pubblico per la presentazione avvenuta nei giorni scorsi nella Sala Conferenze del Museo Civico di Gerace del libro “Bande Musicali Calabresi” (Edizione Centro Studi Polistenesi), a cura dello storico Giovanni Russo.
Esemplificativo il sottotitolo dell’opera di Russo: “Storia, cronache, uniformi e immagini di 300 antiche formazioni musicali”. In 576 pagine di grande formato (cm 21x29x3), l’autore – direttore della Biblioteca Comunale di Polistena (RC) e Deputato di Storia Patria per la Calabria – ripercorre la storia di trecento bande musicali operanti in Calabria tra l’Ottocento e il secolo successivo, riportandone le piccole e grandi vicissitudini e la passione che hanno accomunato intere generazioni di musicisti e non solo.
Solo un lungo periodo di gestazione e un capillare e certosino lavoro di ricerca svolto presso archivi pubblici e privati ha permesso all’autore di portare alla luce un poderoso patrimonio di notizie e di immagini – ben 337! – che costituiscono un vero e proprio trattato che non si esaurisce nel censimento delle formazioni bandistiche calabresi, ma che poggiando su cronache e resoconti giornalistici d’epoca riguardanti le loro esibizioni, fotografa la Calabria ottocentesca e novecentesca sotto il profilo non solamente storico, ma anche sociologico e antropologico.
Proprio su tale aspetto si è soffermato in apertura il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli: «Considero il lavoro di Russo particolarmente valido, perché solo attraverso il recupero e lo studio delle nostre origini possiamo conoscere appieno il nostro passato e organizzare al meglio il nostro futuro».
Saverio Varacalli, presidente dell’Associazione “Ars Nova” di Gerace – co-promotrice dell’evento – si è concentrato invece sull’importanza della banda musicale per Gerace, «una delle più grandi risorse culturali per l’intero comprensorio, ma anche una vitale opportunità aggregativa e formativa per i giovani».
L’intervento di Salvatore Napoli, già dirigente scolastico e attuale Direttore supervisore presso l’Università della Calabria, ha riguardato la capacità dell’autore di ricostruire attraverso la propria opera una «memoria collettiva fondata sull’intreccio tra storia, cultura e territorio, attraverso lo studio delle bande musicali calabresi, capaci con la loro musica, in passato così come oggigiorno, di scandire la vita sociale delle città».
Gli ha fatto eco lo storico e scrittore Vincenzo Cataldo, analizzando sulla base dei propri studi la storia e le vicissitudini vissute dalla banda musicale di Gerace, dalla propria fondazione, avvenuta nel 1866, quando si segnalò come «la prima forma di cultura, precedente di molto l’alfabetizzazione, che era aperta alle masse», fino ai nostri giorni. Cataldo ha poi anche fornito all’interessato pubblico alcuni particolari storici e di costume riguardanti i cosiddetti “figurini”, ossia i suggestivi disegni d’epoca delle uniformi proposti dalle varie formazioni bandistiche all’autorità militare per la relativa autorizzazione, e che hanno parte di una mostra allestita per l’occasione nella sala principale del Museo Civico geracese.
In conclusione della serata, Giovanni Russo, il primo studioso a cimentarsi in un’indagine completa sulle bande musicali dell’intera nostra regione, ha anticipato che nei prossimi mesi a Polistena (RC), sua città d’origine, si terrà un incontro cui prenderanno parte alcune delle 300 formazioni bandistiche di cui si è occupato, e ha invitato ufficialmente la banda dell’Associazione “Ars Nova” di Gerace a rappresentare quelle della Provincia di Reggio Calabria.
Questo post é stato letto 20220 volte!