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Venerdì 15 maggio, alle ore 18,00 presso la Piazza Tre Chiese di Gerace è strato presentato il Laboratorio Metropolitano di Partecipazione della Locride.
L’iniziativa, organizzata dal Comitato Metropolitano “Società, Economia, Conoscenza”, conclude la prima fase del percorso di ascolto e di condivisione con cittadini, associazioni, imprese, finalizzato a raccogliere le istanze e le esigenze reali dei territori, per offrirle poi ai decisori politici, in uno spirito di collaborazione e di servizio, affinché ne tengano debito conto in sede di redazione della “Carta Costituzionale” della Città Metropolitana.
L’iniziativa di Gerace, infatti è stata preceduta da quelle analoghe di Polistena (area tirrenica), Campo Calabro (area dello Stretto) e Condofuri (area grecanica), nelle quali i soggetti che costituiscono il Comitato (CGIL, CISL, UIL, UGL, Camera di Commercio, Forum Terzo Settore, Dipartimento PAU-LaborEst, in collaborazione con l’Osservatorio Città Metropolitana “Edoardo Mollica”) hanno avviato la fase di coinvolgimento degli attori locali.
E’ l’approccio dal basso, ormai diffuso in tutte le realtà più avanzate, che può svolgere un ruolo strategico nella produzione di conoscenza utile ad affrontare le sfide che attendono questo territorio, e divenire un effettivo strumento di supporto alla buona implementazione della fase di programmazione delle politiche. Sono i cittadini che diventano protagonisti, che orientano liberamente le proprie scelte secondo l’etica delle convenienze che la Città Metropolitana può offrire a tutti.
Attività realizzata con spirito di servizio quella del Comitato, che non intende sostituirsi ai decisori politici bensì supportarli: i risultati del processo partecipativo costituiranno una base conoscitiva indispensabile affinché il futuro statuto tenga conto delle istanze e dei bisogni reali dei territori, a partire dal bisogno di rappresentanza e autonomia, filo conduttore di molti degli interventi fin qui registrati.
E una risposta può venire dall’ipotesi, sulla quale ci si sta confrontando nei Laboratori, di articolazione del territorio metropolitano in 14 aree omogenee, raggruppate in tre macroaree, dotate di proprie funzioni e risorse, da organizzare e gestire in autonomia, nella cornice degli interessi e degli obiettivi generali della Città Metropolitana.
Il partenariato, nel frattempo, sta suscitando interesse e adesioni di numerosi soggetti (GAL, organizzazioni di categoria ecc.) e, in particolare, ha attivato una significativa sinergia con l’ANCI, attraverso il consigliere delegato alle città metropolitane, Massimo Ripepi.
Di recente, inoltre, il Comitato si è dotato di un qualificatissimo Coordinamento Tecnico-Scientifico interdisciplinare: il passo successivo, infatti, dopo la raccolta dal territorio delle indicazioni relative allo statuto, sarà la costruzione di un percorso di sviluppo, condiviso e partecipato, che vedrà nel Piano Strategico il possibile strumento di attuazione.
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