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Il brainstorming: letteralmente “tempesta cerebrale”, semanticamente “tempesta di idee”, è una tecnica di creatività di gruppo che consiste in più sessioni intensive di dibattito volte a stimolare proposte e far emergere idee utili alla risoluzione di un problema o all’ideazione di un progetto da realizzare in seguito.
Ecco come un comune manuale di marketing definisce un brainstorming; ecco come può essere condensata in una sola parola, in solo concetto – ma fluido e in divenire – l’incontro tenutosi nel pomeriggio di ieri, venerdì 14 ottobre, presso nella Sala Consiliare del Municipio di Gerace.
Un incontro pubblico fortemente voluto dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Varacalli per avviare un dibattito – allargato a tutti i soggetti economici, sociali, professionali e culturali che gravitano nell’area non solo di Gerace, ma dell’intera Locride – che promuova idee e concetti su cui basare progettualità riconducibili ai PISL (Piani Integrati di Sviluppo Locale), ma non solo.
Un dibattito non impostato sullo schema che vede due o più controparti sfidarsi per far prevalere la propria visione su quella altrui, bensì un momento in cui – ancora come da manuale di marketing – le regole generali sono l’accettazione di ogni forma di proposta, la produzione di un gran numero di idee e la loro sintesi.
Insieme agli amministratori di Gerace, esperti accademici – come il professor Francesco Calabrò, ricercatore del Dipartimento PAU (Patrimonio Architettonico e Urbanistico) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria –, professionisti giovani e meno giovani, operatori economici e turistici, esponenti dell’associazionismo e della cultura, semplici cittadini vogliosi di dare il proprio contributo all’ideazione di una strada (o magari più d’una) per lo sviluppo di Gerace, per un paio d’ore hanno esposto e ascoltato le numerose reciproche riflessioni, raccolto spunti e pensato ai relativi possibili sviluppi pratici.
Chiaramente, come sottolineato in chiusura dal Sindaco Varacalli, l’incontro di ieri non è stato altro che un punto di partenza: a prossime riunioni più ristrette e tecniche l’arduo ma stimolante compito di cominciare a tradurre in azioni concrete la “tempesta di idee”.
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