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L’episodio narrato rappresenta uno dei momenti più drammatici della storia calabrese e nazionale: il 2 ottobre del 1847 – dopo essere stati catturati dalle milizie borboniche – Michele Bello, Gaetano Ruffo, Pietro Mazzone, Rocco Verduci e Domenico Salvadori, cinque giovani di elevata cultura, vengono fucilati nella Piana di Gerace.
Nei primi giorni del settembre 1847 i Cinque Martiri di Gerace avevano guidato lungo il litorale locrideo l’azione insurrezionale di un esercito di oltre 700 persone pervase dagli ideali di libertà e pari dignità sociale. Un momento cruciale, antesignano di quello che accadrà solo un anno dopo, nel ’48, perché mette in risalto la proposta di riforma dello Stato messa in campo dalle giovani generazioni che propugnavano uno Stato più moderno e aperto alle esigenze di tutte le classi sociali. La Costituzione e l’Italia Unita erano le loro mete.
Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Città di Gerace intende tributare un orgoglioso riconoscimento all’azione dei “suoi” martiri ed ai loro ideali di amicizia, rispetto della persona, lealtà, amore per la Patria e la Costituzione, efficacemente evidenziati dal film documento di Mimmo Raffa, patrocinato dal Consiglio regionale e realizzato con la collaborazione della Sovrintendenza Archivistica per la Calabria, del Conservatorio “Cilea” di Reggio Calabria e dell’Accademia delle Belle Arti.
Dopo la proiezione si terrà un interessante dibattito cui prenderanno parte Giuseppe Varacalli, Sindaco di Gerace, Giuseppe F. Macrì, socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, il regista Mimmo Raffa e Vincenzo Cataldo, deputato di Storia Patria per la Calabria ed autore delle ricerche su cui si basa la sceneggiatura de “I Martiri di Gerace”.
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