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Sabato 22 ottobre alle ore 17:30 nell’Aula Conferenze di Palazzo Tribuna a Gerace si terrà “1981-2011: Convegno in ricordo di Giuseppe Tympani a trent’anni dalla morte”, organizzato dall’Associazione Culturale “Anassilaos” di Reggio Calabria e dall’Amministrazione Comunale di Gerace.
Giuseppe Tympani nasce il 18 novembre 1811 a Gerace, dove appena diplomato inizia a svolgere l’attività di maestro elementare nelle frazioni di Puzzello e Zuccù, per poi trasferirsi a Reggio Calabria ad insegnare Italiano e Storia in vari istituti della città. Nel 1926 fonda, insieme a Domenico Scoleri e Alfredo Pedullà Audino, la Federazione Italiana Liberi Intellettuali con l’intenzione di “difendere la libertà del pensiero e di combattere qualunque manifestazione di pseudo arte”: vi aderiscono molti illustri scrittori, poeti e artisti dell’epoca, come Eugenio Montale, Sem Benelli, Massimo Bontempelli, Curzio Malaparte, Leonida Repaci, Francesco Perri, Libero Bovio, Mario La Cava, Francesco Cilea, e case editrici come Mondadori e Vallecchi. Poeta, saggista e critico letterario, dal 1948 fino alla morte Tympany dirige la rivista “Italia Intellettuale”. Autore di numerose pubblicazioni e poesie, tra gli altri premi di cui verrà insignito nel corso della sua esistenza, riceverà per ben due volte il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Preceduto dai saluti del Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, il convegno – durante il quale sarà proiettato un suggestivo video che raccoglie alcune delle più significative immagini della vita di Giuseppe Tympani – verrà introdotto dal presidente dell’Associazione Culturale “Anassilaos”, il dottor Stefano Iorfida, mentre la professoressa Francesca Neri, responsabile Poesia e Letteratura dell’Anassilaos, relazionerà sulla figura e le opere dell’illustre geracese, sulla parete della casa natale del quale, in Via Fanfani a Gerace, una targa recita: «Questa casa diede i natali a Giuseppe Tympani, docente e poeta insigne. Gerace 18/11/1904 Reggio Calabria 14/06/1981. Cantore degli affetti, delle passioni, delle sofferenze umane, ha saputo trasformare in pura arte le intime vibrazioni dell’anima».
BIOGRAFIA DETTAGLIATA di GIUSEPPE TYMPANI:
Nato a Gerace il 18-11-1904. Piccolissimo lasciava la Calabria per recarsi con la famiglia negli Stati Uniti, precisamente a New York, dove la madre dà alla luce Antonio nel 1908. Dopo la morte del padre, la madre Maria Concetta rientra in Italia insieme ai bambini. A Gerace, aiutata economicamente dai fratelli Antonio e Luigi, mantenne i figli. Il ragazzino Giuseppe frequenta il Seminario da esterno. Presa la licenza ginnasiale, pensa di iscriversi al Magistrale di Locri, dove consegue la Maturità magistrale. Inizia così la sua attività d’insegnante elementare nelle frazioni di Gerace (Puzzello, Zuccù). Nel 1926 fonda la Federazione Italiana liberi Intellettuali, che insieme a Vincenzo Gerace e Antonio Anile ha radunato gli impegni calabresi. Il programma della F.I.L.I. era di “difendere la libertà del pensiero e di combattere qualunque manifestazione di pseudo arte”. In quei tempi non si poteva manifestare liberamente il proprio pensiero, né si poteva liberamente scrivere, eppure ebbe adesioni dei più grandi artisti e scrittori dell’epoca. Nel 1927 pubblica “Rime dell’Adolescenza”. Si iscrive al Magistero di Messina dove consegue nel novembre 1928 l’Abilitazione alla Direzione Didattica e si laurea in Filosofia e Pedagogia l’11 novembre 1931. A Bovalino Superiore nel 1931 incontra Vittoria Pipicelli, che sposerà nel 1933. Nello stesso anno ottiene il posto di ruolo a Reggio Calabria ma preferisce la frazione Pellaro vicino alla città. Nel 1934 nasce la prima figlia, Maria Concetta, che chiamerà Titina. Nel 1938 lascia la scuola elementare e inizia la carriera di professore d’italiano e storia in vari istituti di Reggio Calabria. Nel 1939 nasce la seconda figlia, Rosetta. Nel dicembre 1940, in seguito ad un incendio doloso, la piccola Rosetta si ammala di broncopolmonite e muore. Questo dolore immenso lo accompagnerà per tutta la vita e trova conforto solo nella poesia. Alla figlioletta dedica la sua più bella opera, “Elegia a Rosetta”, pubblicata nel 1942 e ristampata dalla casa editrice Maia Siena nel 1951. Il periodo bellico segna una stasi nell’attività del poeta e della Federazione Liberi Intellettuali che riprende solo nel 1945. Nel dicembre 1941 nasce Domenico e nell’agosto del 1945 nasce Adriana. Nel 1946 la F.I.L.I. realizza varie manifestazioni, tra le quali “La fiera del libro” 21-22 dicembre 1946 presso la libreria “Veritas” al S. Giorgio al Corso. La F.I.L.I. opera anche in provincia con una serie di concerti realizzati nel 1946 a Siderno. L’attività del poeta è inarrestabile nella città di Reggio Calabria con convegni e concorsi nazionali di poesia. Nel 1948 esce il primo numero della rivista “Italia Intellettuale”, organo ufficiale della F.I.L.I., mensile di varia cultura che Tympani dirige fino alla morte. Nel 1950 muore improvvisamente e prematuramente il fratello Antonio. Anche questo lutto incide sulla sua vita. Pubblica nel 1960 “Soliloqui” Roma Ed. Porfiri; nel 1971 viene pubblicata “La vie et le temps” tradution de Solange de Bresseux” Ed. Italia Intellettuale; nel 1972 “Frammenti di vita” Ed. Romeo e nel 1975 “Poesie scelte” Ed. La Prora. Per ben due volte è stato insignito del Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nell’ottobre 1962 viene festeggiato dall’Associazione Internazionale di Poesia, presidente D. Edivige Pesce Gorini, e più volte presentato nel “Giornale dei Poeti”; nell’agosto del 1963 riceve il “Libro d’oro” e Omaggio alla Cultura con una medaglia d’oro dal Circolo di Cultura e Relazioni Internazionali di Villa S. Giovanni, presidente Giuseppe Morabito. Nel 1966 ottiene la grande medaglia d’argento dall’Accademia Neocastrum. In quegli anni il poeta era solito recarsi di mattina al Teatro Comunale al Bar Massimo per incontrarsi con gli amici Avv. Guglielmo Calarco, Francesco Fiumara ed Ernesto Puzzanghera progettando l’attività culturale per la città. Il 6 dicembre del 1965 muore la madre amatissima del poeta, stella polare nel cammino della sua vita. Accanto alla sua attività letteraria e poetica Giuseppe Tympani si distingue come stimato professore di Italiano e Storia al Magistrale “Gullì” e poi all’Istituto Tecnico Commerciale “R. Piria” fino al 1975, anno in cui va in pensione.
Nello stesso anno (30 gennaio 1975) muore la moglie Vittoria. Durante gli anni di insegnamento soleva andare a Roma per gli esami di Stato come presidente di Commissione. Amava molto Roma e aveva molti amici: Domenico Longo, Antonio Carvelli ed altri. Le sue liriche sono inserite anche negli Annuari scolastici del Liceo Classico “Campanella” e dell’Istituto Tecnico “Piria”. Il 14 giugno 1981 in seguito ad un ictus muore nella sua casa, pianto dai figli, parenti e amici.
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