Gerace (RC), concerto dell’Orchestra Provinciale dell’evento ” Muti”

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Serata all’insegna della musica e del talento giovanile quella che ha richiamato un folto pubblico nella centralissima Piazza del Tocco di Gerace per il concerto dell’Orchestra Provinciale dell’Evento “Muti. Centoquaranta giovani musicisti provenienti da diversi complessi bandistici della provincia di Reggio Calabria hanno emozionato lo spirito di quanti non hanno voluto perdere la loro applauditissima esibizione, diretta dai maestri Pasquale Lucà, Maurizio Managò, Vincenzo Panuccio, Roberto Caridi, Gaetano Pisano e Cettina Nicolosi.

L’Orchestra Provinciale dell’Evento “Muti” ha visto la luce a seguito del grande concerto organizzato dall’Amministrazione Provinciale il 31 luglio scorso a Reggio Calabria con l’impareggiabile Riccardo Muti a dirigere ben 270 giovani musicisti provenienti da tutta la regione. In quell’occasione, furono ben dieci i talentuosi orchestrali geracesi ad esibirsi agli ordini di Muti, tutti componenti del Complesso Bandistico “Città di Gerace” dell’Associazione Musicale “Ars Nova”, e che ieri sera hanno avuto l’onere e l’onore di poter suonare nella propria città e per i propri concittadini.

Ad aprire il programma eseguito dall’Orchestra Provinciale, l’esecuzione della Fedelissima, ossia la Marcia d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri, quale doveroso tributo al Carabiniere onorario Riccardo Muti. A seguire, i giovani orchestrali si sono splendidamente cimentati, tra gli altri, nel Preludio dalla Carmen di Bizet e nella Norma di Vincenzo Bellini, per chiudere con alcune apprezzate composizioni prettamente bandistiche.

Il concerto di ieri sera in Piazza del Tocco è stato il capitolo finale della prima delle due giornate calabresi di “ANCI per il Mezzogiorno”, l’iniziativa che l’Associazione dei Comuni Italiani ha organizzato tra Locri, Gerace e Lamezia Terme per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulla lotta contro le mafie e per la legalità condotta quotidianamente dai sindaci del Sud e della Locride in particolare, e su come lo sviluppo del Mezzogiorno e, quindi, dell’intero Paese non possa non fondarsi sull’opposizione di amministratori e cittadini alle logiche, alla cultura e all’attività della criminalità organizzata.

Primo atto di “ANCI per il Mezzogiorno” è stato nella mattinata di ieri lo spettacolo teatrale “Toghe rosso sangue”, tratto dal libro di Paride Leporace, tenutosi al Palazzo della Cultura di Locri; a seguire, il Vice Sindaco di Locri, Gesualdo Dattilo, il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, e il Delegato ANCI per il Mezzogiorno, nonché Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, hanno dato il benvenuto agli illustri relatori e convenuti alla tavola rotonda sul tema “I Sindaci contro le mafie per lo sviluppo del Sud”, tra i quali Maria Carmela Lanzetta, Sindaco di Monasterace, Salvatore Perugini, Presidente di ANCI Calabria, Giuseppe Cicala, Delegato ANCI per la lotta alla criminalità, il giudice Giuseppe Ayala, Consigliere presso la Corte d’Appello de l’Aquila, Mario Spagnuolo, Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, don Pino De Masi, Vicario Generale della Diocesi di Oppido-Palmi, Giuseppina Di Dio Datola, Vice Prefetto Vicario di Reggio Calabria, Giampaolo D’Andrea, Sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento, Graziano Delrio, Presidente ANCI, numerosi sindaci calabresi, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni.

«Con la nostra presenza oggi vogliamo sottolineare che l’associazione non intende “chiudere gli occhi” sulle minacce della criminalità, che rappresentano un problema per la Calabria e per tutto il Mezzogiorno», ha detto il numero uno dell’ANCI. «La battaglia per la legalità – ha proseguito Delrio – si vince solo con una mobilitazione dal basso e con una educazione alla cittadinanza. É un tema cui tutti i sindaci sono chiamati ad una maggiore responsabilità nel rispetto delle regole, e sul quale non esistono differenze territoriali tra Nord e Sud». Altro aspetto che, secondo Delrio, ricopre un ruolo centrale nel percorso che tutti gli amministratori locali devono intraprendere è quello dell’efficienza amministrativa: «Abbiamo chiesto al governo di restituire ai Comuni l’intero gettito dell’Imu in cambio della rinuncia ai trasferimenti statali. Questo – ha concluso – chiama ad una maggiore responsabilità, visto che ogni sindaco dovrà garantire il rispetto delle regole anche fiscali, stringendo così con i propri cittadini un patto, sul quale dagli stessi sarà poi giudicato in maniera diretta».

«La mafia si sconfigge con uno Stato che deve essere presente, per colmare un’assenza storica che è stata colpevole e per certi versi devastante. Ma il ‘fenomeno mafia’ si sconfigge anche rompendo quegli intrecci pericolosi tra criminalità mafiosa, politica e pubblica amministrazione». É il messaggio lanciato da Vito Santarsiero, Sindaco di Potenza e Delegato ANCI per il Mezzogiorno. «Siamo a Locri per parlare di tutto questo ma anche – sottolinea Santarsiero – per dimostrare che per sconfiggere la mafia abbiamo amministratori coraggiosi, ai quali l’associazione è sempre vicina. E qui in Calabria ce ne sono tanti, come i sindaci di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, di Rosarno, Elisabetta Tripodi e di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole: si tratta di amministratori onesti e coraggiosi che non cedono alle intimidazioni e che rispettono le regole, amministratori che non si fermano davanti alle minacce, agli incendi ed alle bombe mafiosi.  È da loro, da portare ad esempio della buona politica che incide sul destino dei territori amministrati, che dobbiamo ripartire per una nuova stagione di legalità e sviluppo per il Mezzogiorno».

 «In questi anni nel Mezzogiorno non è stata prestata la giusta attenzione alle esigenze dei cittadini normali che sono le prime vittime delle mafie. Aver fatto questo ha indebolito i fondamenti stessi della solidarietà che è alla base di un paese unitario. Ma la società civile è sana ed ha voglia di riscatto». Questo uno dei passaggi della testimonianza che il Sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta ha voluto portare alla tavola rotonda promossa dall’ANCI.

 Intervenendo a margine dell’iniziativa ANCI, il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli ha sottolineato: «Vogliamo mettere al centro dell’attenzione italiana la potenzialità che esprime la Locride e che spesso viene bistrattata per altri e purtroppo ben più noti motivi. Invece, essa può essere un territorio di sviluppo per le risorse che possiede dal punto di vista patrimoniale e culturale».

 Nel tardo pomeriggio, quindi, Delegazione ANCI e conferenzieri – impegnati nella mattinata di oggi a Lamezia Terme nel Consiglio Nazionale ANCI sulle tematiche del Mezzogiorno – hanno potuto ammirare le bellezze del centro storico monumentale di Gerace, per poi assistere al concerto tenutosi in Piazza del Tocco, dove l’Assessore Provinciale alla Cultura e alla Legalità, Eduardo Lamberti Castronuovo, ideatore e  promotore dell’Evento “Muti”, nonché direttore onorario dell’Orchestra Provinciale, ha prima sottolineato come i centoquaranta giovani e talentuosi musicisti siano il vero volto della Calabria e la prima risposta alla criminalità organizzata in termini di cultura e legalità, e poi, bacchetta alla mano, ha dato personalmente il la all’esecuzione del brano che ha chiuso la serata, “Fratelli d’Italia”.

Vincenzo Femia 

Addetto Stampa del Comune di Gerace

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