Gerace (RC), celebrata Santa Messa in suffragio di tutti i caduti italiani in guerra

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città di gerace
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In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate – anniversario del 4 Novembre 1918, fine della Prima Guerra Mondiale per l’Italia, e in ricordo del sacrificio dei soldati morti per difendere la nostra Patria –, questa mattina alle ore 11 nella Cattedrale di Gerace è stata celebrata una Santa Messa in suffragio di tutti i caduti italiani in guerra. Alla celebrazione hanno assistito una delegazione dell’Amministrazione Comunale di Gerace, il vice comandante della locale Stazione del Carabinieri, Maresciallo Coledi, il comandante della Polizia Municipale, Antonio Lacopo, la locale sezione dell’Associazione Carabinieri in congedo e una folta delegazione di studenti dell’Istituto Statale Comprensivo “Cinque Martiri” di Gerace.

Nel corso della sua omelia, il parroco della Cattedrale, don Giuseppe Barbaro, si è detto felice della presenza di tanti giovani, auspicando che l’amore per la nostra Patria sia sempre presente nei loro cuori, così come la consapevolezza che «i diritti e i valori condivisi sui quali si fonda la nostra Nazione sono stati donati da chi si è sacrificato e non sono dati per sempre: per questo motivo a tutti i cittadini – e in particolare agli amministratori – è richiesto l’obbligo di agire in nome di un bene più alto di quello del singolo». Il sacerdote ha poi voluto ricordare le missioni di pace in cui sono impegnare le Forze Armate italiane, allo stesso tempo «motivo d’orgoglio e garanzia della sicurezza nazionale, per un futuro all’insegna della pace e del progresso, del rispetto dei diritti umani e della convivenza pacifica tra i popoli». 

In chiusura della celebrazione religiosa il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, ha preso la parola, ricordando come «i soldati italiani che hanno perso la vita in guerra non sono i soli al cui sacrificio noi – specialmente oggi – dobbiamo un ricordo deferente, una preghiera particolarmente sentita e un forte sentimento di gratitudine per aver onorato col loro sacrificio la bandiera che ci unisce tutti, senza distinzioni, dalle Alpi a Lampedusa, nonostante, purtroppo, le farneticazioni colorate di verde di qualcuno».

«Oggi, insieme a voi – ha proseguito Varacalli – vorrei perciò ricordare e rendere il più sentito omaggio anche al sacrificio di tutti gli altri italiani che hanno onorato la nostra Patria: penso ad esempio molti giovani caduti più di 150 anni fa per difendere il loro ideale di Patria e il loro sogno di un’Italia unita, come i nostri Cinque Martiri. Ma penso anche ai tantissimi appartenenti alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura che sono stati vilmente uccisi perché col loro lavoro e la loro abnegazione difendevano, prima ancora che il loro e il nostro Paese, la loro fedeltà e appartenenza allo Stato Italiano. Come non ricordare, infine, i numerosissimi nostri connazionali – sia militari che civili – che hanno perso la vita per portare la pace in terre lontane e presso popoli sofferenti. E ricordandoli – ha quindi concluso il Sindaco Varacalli – non posso fare a meno di chiedere a tutti voi di unirci oggi in una particolare preghiera per la sorte di un altro nostro connazionale che ha portato alto il nome dell’Italia nel mondo: il nostro giovane conterraneo Francesco Azzarà,  cooperante di Emergency in Sudan che da oltre 2 mesi si trova nelle mani di rapitori senza scrupoli che lo tengono lontano dall’affetto dei suoi cari e dalla possibilità di continuare il suo mirabile lavoro per la pace e la solidarietà».

Al termine della Santa Messa, i presenti si sono quindi recati presso il presso il Monumento ai Caduti, ai cui piedi – sulle note del silenzio fuori ordinanza – il Sindaco Varacalli ha deposto una corona d’alloro come segno di riconoscenza da parte di tutta la cittadinanza geracese.

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Author: Cristina

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