Gerace (RC), approvato il documento presentato a Roma dal Sindaco Varacalli

Questo post é stato letto 18230 volte!

I Comuni italiani hanno dimostrato di essere in questi anni uno dei comparti istituzionali più virtuosi, se non il più virtuoso, relativamente alla gestione della finanza pubblica ed ancora oggi rappresentano l’elemento di garanzia dei servizi fondamentali alle rispettive comunità, nonché di essere attori fondamentali per lo sviluppo economico dell’intero Paese.
Non è più accettabile una politica che considera i Comuni un peso, un costo, un limone da spremere costantemente e non la prima risorsa per la Nazione. Comprimere la finanza comunale, mortificare i comuni di piccole dimensioni, vuol dire, da una parte, mettere le mani in tasca a tutti gli italiani e, dall’altra, indebolire i presidi delle e per le comunità di cittadini.
È ora che il Governo, tutte le forze politiche, economiche e sociali prendano atto conseguenzialmente che la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni e dallo Stato (art. 114 Cost.) e non più dal solo stato monarca, e che quindi ogni riforma strutturale che intenda modificare o semplificare gli attuali assetti istituzionali deve essere fatta in modo concertato e paritario tra tutti questi soggetti e le loro legittime rappresentanze.
Di fronte alla gravità delle parti della manovra che vanno a violare questi principi concependo i Comuni come meri enti strumentali dello Stato, l’ANCI
1. chiede al parlamento lo stralcio delle norme della manovra finanziaria di Agosto che toccano l’autonomia dei comuni, il ruolo istituzionale loro garantito dalla Costituzione;
2. formula proposte alternative in grado di dimostrare che, riconoscendo concretamente ai Comuni il ruolo di attori per lo sviluppo e di risanamento della finanza pubblica, il saldo della manovra, come richiesto dal governo, può comunque essere ottenuto senza penalizzare le istituzioni territoriali;
3. invita tutte le principali rappresentanze del mondo economico, sindacale e sociale a definire con la rappresentanza dei Comuni un accordo di medio termine, in grado di dare una prospettiva seria e praticabile all’intero Paese, sanando il vulnus rappresentato dalla costituzione del Tavolo di confronto Governo-Parti sociali che ha escluso insensatamente Regioni, Province e Comuni;
4. dichiara che si è raggiunto e forse superato il livello di guardia relativo al mancato rispetto della leale collaborazione tra Istituzioni della Repubblica;
INVITA
TUTTE LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE DI MILANO DEL 29 AGOSTO, con una adeguata opera di sensibilizzazione delle rispettiva comunità;
IMPEGNA
tutte le proprie strutture a garantire il più alto livello di partecipazione.

Questo post é stato letto 18230 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *