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E’ proprio a ridosso dell’estate che il degrado caratterizzante le periferie reggine salta fuori, in una tra le più popolate circoscrizione del comune di Reggio Calabria: Pellaro.
Nel lontano settembre del 2005 si svolse la gara d’appalto per la realizzazione di un parco attrezzato sul lungomare di Pellaro. L’intervento, utile al risanamento della città di Reggio Calabria, 7 anni fa, venne definito urgente.
857.348,65€ di soldi pubblici sono stati messi a disposizione dal comune, considerando anche il non indifferente ribasso del progetto pari al 28,44%.
Oggi, a distanza di diverso tempo, la struttura è stata si realizzata, ma abbandonata al suo destino.
Quasi interamente devastata, dimenticata ed in certi punti, colpa sicuramente degli agenti atmosferici, autocollassatasi su se stessa. L’accesso alla stessa risulta praticabile in quanto i cancelli sono spalancati. Fili dell’elettricità scoperti, vetri frantumati, porte e finestre sfondate. Per non parlare dei termosifoni quasi distrutti.
E quindi osservabile la pericolosità nei confronti di coloro che, incuriositi, vedendo i cancelli spalancati, si addentrano.
Dei lavabi e dei WC sono rimasti pezzi di ceramica sparsi in giro per la struttura.
Doveva sorgere un circolo velico. E’ evidente che cosi non è stato. La struttura, oggi, rappresenta uno di quei tantissimi luoghi oggetto di vandalismo.
Tempo fa Generazione Futuro, movimento giovanile di Futuro e Libertà, lanciò l’allarme sulla struttura, tuttavia non essendo stati presi in considerazione né dalle forze politiche di maggioranza, né da quelle di minoranza che rappresentano questa realtà territoriale, oggi, chiedono nuovamente l’intervento dell’amministrazione comunale in modo che la struttura venga messa in sicurezza ma soprattutto che vengano ultimate le procedure previste per il collaudo della struttura e l’eventuale assegnazione.
Considerando il periodo, certamente non dei migliori dei bilanci comunali, specie per quella di Reggio Calabria, ci si dovrebbe interrogare su come vengano le spese risorse economiche. Il comune, quindi, censisca tutte queste strutture e provveda al loro utilizzo per rilanciare il turismo locale che sicuramente, oggi, rappresenta uno dei tanti metodi per uscire fuori dalla crisi.
Giuseppe Cantarella
Coordinatore Provinciale Generazione Futuro RC
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