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Riceviamo e pubblichiamo:
Nel pomeriggio dello scorso 23 settembre e in data 6 ottobre u.s. ci siamo recati per l’ennesima volta in località Galati di Brancaleone ed abbiamo riscontrato che i lavori di demolizione dei ruderi sono ancora fermi, ciò è stato confermato anche dagli abitanti del luogo che avevano gioito nel constatare che dopo tanto tempo si stava provvedendo a mettere in sicurezza il tratto stradale, soddisfazione hanno esternato anche alcuni camionisti.
A fronte dell’allarmante protrarsi di tale interruzione e dell’aggravarsi del pericolo di crollo e dei conseguenti rischi a seguito della parziale demolizione dell’opera, si presenta sempre più urgente completare l’intervento.
Oltre al potenziale pericolo meglio indicato nella segnalazione dello scorso 20 agosto, si aggiunge che porte, finestre e vetri penzolano sulla sottostante Ss 106 e sulla strada in terra battuta che da questa si innesta lato Reggio.
Una spada di Damocle in capo ai passanti.
In data 25 agosto 2016 abbiamo sollecitato al Sindaco del Comune di Brancaleone le notizie richieste in data 20 agosto, ma nessuna riposta è pervenuta, mentre l’ANAS in merito al riscontro del 16/9/2015 ha comunicato di avere già provveduto a segnalare al Comune di Brancaleone – in qualità di soggetto competente all’emissione degli eventuali atti finalizzati alla messa in sicurezza dello stabile nei confronti dei proprietari dell’immobile, l’edificio in disuso ubicato sulla S.S. 106 al km 58+380 nella frazione Galati, Comune di Brancaleone e sito nel tratto regolarmente delimitato (giusto verbale di delimitazione del 31.05.2012).
In merito invece alle richieste inerenti adeguamenti strutturali della sede stradale nel tratto da noi indicato sulla SS 106 “Jonica” la prefata azienda rende noto che Anas Spa ha presentato una proposta per l’esecuzione di “Lavori occorrenti per l’adeguamento delle caratteristiche geometriche della sede stradale al km 58+400 località Galati”, in attesa della necessaria copertura finanziaria.
A tal riguardo si sollecita il finanziamento al Ministero interessato dall’ANAS, di cui non sono state fornite indicazioni. Ai tempi della realizzazione di questa strada a scorrimento veloce la Prefettura ha autorizzato gli espropri, l’ANAS li ha eseguiti?
Nel rinnovare la richiesta di avere notizie sul perché i lavori sono fermi da oltre tre mesi, invitiamo l’Ente competente a voler intraprendere con urgenza ogni azione volta ad assicurare la sicurezza e l’incolumità pubblica.
Le scriventi associazioni, anche a seguito delle nuove norme relative alla legge sull’omicidio stradale che introducono una chiara responsabilità per l’ente proprietario e/o gestore che detiene la competenza della strada, invitano l’Ente o gli Enti competenti ad intervenire ad una corretta ed immediata soluzione del problema, atteso che nel caso in cui dovesse malauguratamente accadere un sinistro e causare danni ad un cittadino anche per responsabilità afferenti a quanto segnalato dalle associazioni scriventi, quest’ultime non esiteranno a costituirsi parte civile in sede legale per difendere e tutelare i diritti di tutti e di ciascuno.
Vincenzo CREA e Gaetano PACE
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