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Il Questore della Provincia di Reggio Calabria, Dirigente Generale Dott. Guido Nicolò Longo, ha strategicamente intensificato i servizi di controllo del territorio finalizzandoli al contrasto della microcriminalità diffusa ed in particolare al fenomeno dei furti in appartamento.
In quest’ottica è stato dato un notevole impulso ai servizi di prevenzione con l’utilizzo di numerose pattuglie della “Squadra Volanti” dell’Ufficio prevenzione Generale e Soccorso Pubblico diretta dal Commissario Capo Giuseppe Giliberti, in perfetta sinergia con personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica diretto dal Vice Questore Aggiunto Dott. Diego Trotta, che interviene sulla scena del crimine per accurati sopralluoghi.
Un quotidiano lavoro che si sostanzia nel costante e proficuo impegno che ieri ha dato i suoi frutti con l’arresto di tre cittadini responsabili di tentato furto in appartamento: L. K. classe ‘95 (minorenne), T. G. classe ‘94 e M. G. classe ’92, tutti reggini e pluripregiudicati per reati della stessa natura.
Determinante all’individuazione dei tre è stato il deciso intervento di personale dell’Ufficio U.S.I. diretto dal Vice Questore Aggiunto Mario Lucisano, in servizio di pattuglia esterna, che notava, intorno alle ore 13:00, un giovane uscire da una finestra rotta, in pieno centro cittadino, di un abitazione abitata da anziani, e scappare saltando tra gli spazi comuni del condominio (balconi – cortili) alla ricerca di una via di fuga.
L’uomo veniva prontamente bloccato e tratto in arresto unitamente ad un complice, individuato nell’immediatezza, a bordo di una minicar nera pronto a fuggire dopo aver perpetrato il colpo.
All’interno dell’auto veniva notato un giubbino con all’interno documenti di identità di una terza persona che veniva rintracciato poco dopo all’interno della sua abitazione: dopo essere fuggito all’arresto, lo stesso cercava di cambiarsi d’abito e di lavarsi le mani sporche di sangue, ma veniva tratto in arresto dagli agenti ai quali non riusciva a giustificare come si fosse provocato quelle ferite.
Rilevante il contributo degli specialisti della “Scientifica“: i rilievi effettuati con precisione, repertazione di oggetti ed indumenti, accertamenti sulle tracce ematiche rinvenute nell’abitzione, non lascerebbero dubbi sull’effettivo coinvolgimento dei tre giovani arrestati nel delitto de quo.
L’attività di perquisizione effettuata successivamente nei locali a disposizione dei giovani, consentiva di rinvenire oggetti in oro, argenteria, pellame di valore ed una modica quantità di sostanza stupefacente, presumibilmente cocaina suddivisa in dose pronte all’uso/vendita.
I tre posti a disposizione delle competenti A.G. nella persona del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Minorile e del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale Ordinario, venivano precautelarmente ristretti presso le loro abitazioni in attesa del rito per direttissima (i due maggiorenni) all’esito del quale gli arresti venivano convalidati, e presso il C.p.A. di Reggio Calabria (il minore)
Le immagini del materiale sequestrato verranno “caricate” sul sito della Questura di Reggio Calabria all’indirizzo http://questure.
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