Fuga da Futuro e Libertà, dimissioni in massa di Dirigenti e iscritti

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E’ trascorso esattamente un anno dalla celebrazione del Primo Congresso regionale calabrese di Futuro e Libertà e, in questi giorni, anziché celebrarne la ricorrenza, ci troviamo a dover registrare le dimissioni dell’on. Angela Napoli, primo Coordinatore regionale regolarmente eletto in Calabria, per acclamazione.

L’on. Angela Napoli, cofondatrice nazionale di Futuro e Libertà per l’Italia, ha scelto di abbandonare il Partito ed il ruolo, cui l’aveva chiamata all’unanimità la base militante calabrese, per i noti contrasti e le divergenze sorte con il Vice Presidente di Futuro e Libertà, on. Italo Bocchino, e non certo per la nomina di Grandinetti, personaggio non valutabile politicamente.

Da domani Futuro e Libertà, a giudicare dai numerosissimi attesati di stima, di condivisione e di solidarietà pervenuti all’on. Napoli da tutto il Paese, non sarà più il Partito nato per preservare i valori autenticamente liberali e riformisti del centrodestra italiano e per costruire un futuro di libertà per l’Italia, come ebbe a dire l’on. Gianfranco Fini all’indomani dell’espulsione per incompatibilità dal PdL. Con le dimissioni dell’on. Angela Napoli – riprendendo ancora le parole dell’on. Fini – è stata scritta una brutta pagina per il centrodestra e, in generale, per la politica italiana e calabrese.

Ma l’on. Angela Napoli non è sola perché la sua decisione, contrariamente a quanto dichiarato alla stampa da un Grandinetti in vena di autocelebrazioni, è stata condivisa dalla stragrande maggioranza dei dirigenti e dei militanti di FLI in Calabria ed a Catanzaro, che la seguono con convinzione nella sua azione identitaria e legalitaria, ispirata a valori di etica politica e di onestà intellettuale.

Mai come in questo frangente, assume un grande significato l’affermazione di Ezra Pound secondo cui se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale nulla lui. E tutto si può sostenere meno che l’on. Napoli, assieme a tutti noi Dirigenti e militanti che ci siamo dimessi in massa da questo Partito in cui non ci riconosciamo, non abbiamo lottato strenuamente per l’affermazione di Futuro e Libertà in Calabria, così come annunciato a Mirabello e a Bastia Umbra e sancito nella Costituente di Milano.

Ho già inviato agli organi nazionali del partito le mie dimissioni e quelle di decine di presidenti di Circolo tematici e territoriali di Catanzaro, Borgia, Soverato, Petrizzi, Lamezia, Vibo Valentia e di tutti i militanti che vi facevano capo, motivando, contrariamente a quanto semplicisticamente dichiarato dall’on. Tatarella in un suo inopportuno intervento, che usciamo da un Partito che ha tradito i principi e valori della legalità, della trasparenza, dell’etica e della meritocrazia, nel quale la nostra azione politica non ci ha mai portato ad anteporre il proprio tornaconto personale o la sterile difesa di una rendita di posizione a scapito della realizzazione di un progetto ideale perseguito con passione e coraggio civile.

Mi dimetto da FLI, accompagnata dalla stragrande maggioranza del Partito, fiera di non avere mai strizzato l’occhio e stretto le mani al malaffare ed ai collusi, non ho mai posto in essere e siglato accordi politici che non fossero coerenti con i valori fondanti di Futuro e Libertà, ho sempre tenuto la barra e la schiena dritte per raggiungere il porto del vero rinnovamento della politica, per la crescita culturale, sociale ed economica di Catanzaro, della sua provincia e della nostra regione.

Durante il mio mandato ho subito attacchi politici, com’è ovvio che sia, ma i più inaspettati, spietati e ripetuti nel tempo sono arrivati, purtroppo, proprio dall’interno di FLI, da parte di chi non ha mai avuto il coraggio e la forza di misurarsi democraticamente nelle fasi congressuali e sul terreno del leale dialogo interno, avvalendosi sempre di nomine verticistiche, mai sottoposte al vaglio e alla ratifica della base militante.

L’ultimo di tali atti, il più grave ed offensivo, è stata la nomina (appresa dalla stampa) di Francesco Grandinetti a Coordinatore regionale per la Calabria di Mille per l’Italia, ulteriore provvedimento inspirato dal Vice Presidente di Futuro e Libertà, che ha inteso colpire il Coordinatore regionale ed i Coordinatori provinciali, cui è riservata l’azione politica del Partito sul territorio, assegnando tale prerogativa e, cioè, la definizione della linea politica e la composizione delle future liste elettorali del Partito, a chi è senza alcuna storia personale politica nel FLI in Calabria e che, anzi, durante le ultime amministrative nel Capoluogo di Regione, ha fatto nascere, in pieno periodo di campagna elettorale, il Movimento “Obiettivo Futuro” che, composto da una folta schiera di autonominati dirigenti, si pose fin da subito in rotta di collisione col Coordinamento Provinciale FLI di Catanzaro e con il Coordinamento Regionale, inserendosi in maniera trasversale rispetto alle trattative che FLI conduceva per la definizione della linea politica del Terzo Polo, facendo mancare qualsiasi apporto elettorale e concorrendo, indirettamente, all’affermazione del candidato sindaco avversario che, come si ricorderà, vinse per appena centotrenta voti..

Mi dimetto dal Partito e dal ruolo di Coordinatore provinciale, oltre che da tutti gli incarichi nazionali di diritto e non per nomina, ma non cesserò, per questo, dal continuare nel mio impegno politico che metterò a disposizione di un nuovo soggetto politico, capace di intercettare le forze ancora sane della nostra regione e del Paese, per costruire una nuova stagione di risveglio ideale e per assicurare un futuro migliore all’Italia ed alle prossime generazioni attraverso l’affermazione della meritocrazia come unico metro e unico metodo per la selezione, con il fine di favorire lo sviluppo economico equilibrato, la sicurezza dei cittadini e l’efficienza delle Istituzioni.

Annamaria Principe

già Coordinatore provinciale FLI Catanzaro

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Author: Cristina

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