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Il Terzo Polo non deve farsi trascinare in logiche ormai desuete, l’Italia ha bisogno di creare una nuova classe dirigente, forte, capace e autorevole in grado di essere per davvero interprete del sentimento della società Italiana. E’ giunto il momento di raccogliere la sfida, di ripristinare l’impegno in politica come la missione volta al vero bene comune, non basta professarlo occorre metterlo in pratica attraverso le azioni concrete che possano far vedere, partendo dalle amministrazioni periferiche che una politica diversa è possibile e che può diventare un qualcosa di tangibile.
Per questo anche in Calabria non bisogna tentennare o rifarsi a schemi già collaudati che possano almeno in previsione dare un risultato positivo sotto l’aspetto del consenso. occorre tenere in debita considerazione che se non fosse stato per l’insistenza di determinate forze politiche forse oggi l’Italia non avrebbe riacquistato credibilità in Europa e nel mondo.
I sacrifici che il popolo Italiano sta sopportando e continuerà a sopportare fino a quando la nostra economia non darà cenno di ripresa non dovranno essere vani, per questo la politica e in particolare il Terzo Polo che sostiene il Governo deve essere in grado di ampliare il denominatore comune a livello territoriale proprio per poter garantire alla nostra Italia di avere un Governo Nazionale capace di continuare sulla giusta via per assicurare alle future generazioni un futuro migliore. Non è più consentito ragionare in termini di conquiste o di alleanze congeniali per ottenere risultati a tutti i costi.
La nostra Regione e i nostri territori hanno bisogno di un impegno forte, autentico e disinteressato da logiche spicciole di potere, la vera sfida del Terzo Polo a mio modesto avviso dovrebbe essere questa. L’impegno del Nuovo Polo in Calabria dovrebbe mirare a ribaltare l’egemonia degli schieramenti che hanno dominato la scena politica per un ventennio senza produrre nulla di nuovo, se ancora oggi la nostra regione si ritrova a varare bandi a favore delle famiglie bisognose significa che la politica non ha fatto a pieno il suo dovere. Futuro e Libertà è un partito che non ha paura di navigare in mare aperto non vogliamo garantirci spazi politici, vogliamo ridare alla nostra gente la possibilità di essere artefice del proprio destino il Terzo Polo non deve isolarsi dalle altre forze politiche ma rivendica l’orgoglio alla luce degli eventi che hanno stravolto la politica italiana di diventare la forza politica con la quale allearsi.
Le realtà interessate al voto di primavera, in particolar modo i grandi centri possono essere il primo banco di prova per intraprendere una campagna elettorale non improntata come sempre sulle promesse o la declamazione del libro dei sogni, ma sull’attuazione di programmi che possano migliorare oggettivamente le nostre città. Arginando le forze politiche che ancora vorrebbero insistere su alleanze che hanno solo penalizzato il meridione depredandolo di ingenti risorse. Voglio ricordare i fondi FAS dirottati al Nord per l’acquisto dei battelli del lago di Como e per il pagamento delle multe quote latte, mentre alla calabria sono stati negati per ridurre il debito sanitario mortificando la classe dirigente amica che deve ancora tribolare accollandosi mutui. Su questi aspetti è importante riflettere e trarne le giuste considerazioni.
Solo il coraggio, la determinazione, la passione e la fiducia in una politica nuova potranno infondere nella nostra gente la speranza che la politica non è occupazione di poltrone, non è gestire potere, ma al contrario è lo strumento che consente alla comunità di auto gestirsi il presente e programmare il futuro attraverso la partecipazione alla vita democratica esprimendo il proprio voto non in virtù dei favori ricevuti ma in prospettiva di ciò che si vuole realizzare.
La convention promossa da Futuro e libertà che si terrà a Pietrasanta il 17 e 18 marzo vuole essere l’invito a tutte le anime del Terzo Polo a concorrere a costruire il “progetto Italia” che deve essere credibile ed inclusivo, lasciando aperta la porta a tutto coloro che sentono la necessità di partecipare a questo profondo mutamento della politica Italiana e calabrese.
Francesco Grandinetti:Responsabile rapporti con il Terzo Polo FLI Calabria
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