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La campagna elettorale è partita, i vari incontri sul territorio calabrese fanno emergere una fotografia mortificante, infatti gli attivisti dei due schieramenti principali stanno cercando di contattare i Calabresi con il solito “rituale” cene, incontri riservati con qualche sedicente BIG per infondere illusione e promesse varie.
Questa volta i Calabresi dovranno dimostrare il loro grado di maturità non certo rivolgendosi al movimento dell’antipolitica di Grillo, ma dovranno scegliere per garantire il futuro ai propri figli. Due sono le strade o restare ancorati ad un sistema clientelare che crea schiavitù o aprirsi alla nuova offerta politica rappresentata alla Camera da Futuro e libertà. I partiti tradizionali PDL-PD con formule diverse stanno cercando di smarcarsi dai provvedimenti che il Governo Monti da loro ampiamente sostenuto ha messo in atto .La propaganda elettorale che stanno portando avanti è figlia dell’ipocrisia, è la dimostrazione lampante di coloro che mentono sapendo di mentire al fine di illudere gli Italiani che dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio qualcosa possa cambiare. Noi abbiamo sempre sostenuto
Le difficoltà dell’Italia sono sotto gli occhi di tutti, trasporti pubblici a rischio, stipendi pubblici a rischio, servizi essenziali a rischio, disoccupazione alle stelle, aziende che chiudono battenti e famiglie con l’acqua alla gola. Nonostante questo quadro desolante ancora oggi, specie in Calabria, dobbiamo assistere alle chiacchiere, al qualunquismo e al populismo sfrenato di gente senza scrupoli che pur di ottenere l’elezione in parlamento è pronta a mettere in atto qualsiasi sistema persuasivo per ottenere il consenso. lo dimostra la prosopopea utilizzata per le segreterie di partito… e le candidature ad hoc per chiamare l’appello dei “sistemati” gente che per avere un posto di lavoro, per necessità, nel corso del tempo si è rivolta non al politico ma al faccendiere di turno per non definirlo diversamente.
Se i Calabresi dovessero ancora una volta ridare la fiducia a questa classe politica rappresentata da sacerdoti del PDL-PD o apparati collegati, significherebbe perdere per sempre la dignità di popolo e di elettori consapevoli.
Il Male della Calabria non è solo e soltanto l’illegalità diffusa e penetrante, il male vero, autentico e sostanziale di questa nostra terra sta nella classe politica che nel corso del tempo l’ha rappresentata a livello Regionale e Nazionale salvo rare eccezioni.
La mia campagna elettorale non voglio improntarla sulle chiacchiere, sull’analisi delle percentuali della disoccupazione e sulla discussione sterile dei mille problemi della Calabria, vorrei tanto far riflettere i Calabresi su questioni cruciali, il mio impegno alla Camera dei Deputati non sarà all’insegna di una voce flebile ma carica e possente per cercare di riscattare la Calabria dai soprusi subiti e dalla costante denigrazione e gogna mediatica contro la nostra terra. I problemi hanno una loro causa e per risolverli occorre estirpare il male dove si annida.
Francesco Grandinetti Candidato alla Camera dei Deputati
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