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Come gli anni precedenti l’Associazione Culturale dei “Fossatesi nel Mondo”, insieme ai cittadini, ha ricordato i propri concittadini caduti in tutte le guerre per la libertà della Patria.
Una giornata nebbiosa e carica di pioggia, cessata all’improvviso alle ore 11.30, ha consentito all’abitato di Fossato di ricordare i propri giovani che hanno dato la propria vita a difesa dell’Italia.
Alle ore 12.00, un gruppo di alunni ha deposto una corona di alloro alla base del monumento e Don Daniele, nostro parroco, ha recitato la preghiera del soldato e benedetto il monumento, tra gli applausi della gente. Dominella Battaglia ha cantato l’inno nazionale, la canzone del Piave e recitato una poesia riadattata e dedicata alle giovani vite Fossatesi.
Sulle pareti di marmo bianco del monumento, l’Associazione ha apposto 62 foglietti di carta adesiva, su ognuno dei quali era scritto il nome dei soldati caduti e dispersi nelle guerre a partire dalla Cirenaica (1912/1913), alla I^ Guerra Mondiale (1915/1918), alla Guerra Civile di Spagna (1936/1937) e alla II^ Guerra Mondiale (1941/1945).
Un gesto di disappunto da parte di tutta la cittadinanza nei confronti dell’Amministrazione Comunale che, assente anche se invitata, a distanza di un anno ancora non ha provveduto ad inserire sul freddo marmo i nomi di chi ci ha rimesso la gioventù e la vita per darci la libertà.
Alle belle parole e alle promesse fatte, come sempre accade ahimè non sono seguiti i fatti!
Mimmo Pellicanò, presidente dell’Associazione Culturale dei Fossatesi nel Mondo.
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