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La “Mediterranea”, anche grazie alle attività dei movimenti e delle associazioni giovanili operanti al suo interno, ma soprattutto allo zelo di un Rettore (il prof. Pasquale Catanoso) che vuole sprovincializzare l’ateneo reggino e avvicinarlo ai migliori modelli stranieri, continua ad offrire accattivanti occasioni formative ed aggregative extra-accademiche di notevole impatto sociale per i suoi studenti (affinché questi sentano l’università come una seconda casa, davvero ospitale e vicina ai loro bisogni).
Così, per il secondo anno consecutivo, prima di iniziare le attività didattiche, ben 130 studenti universitari (ma, molti altri sono “in lista d’attesa”), di tutti e 6 i dipartimenti della Mediterranea (e non solo), avranno la possibilità di vivere gratuitamente un’esperienza che coniuga perfettamente la formazione, il relax e la condivisione.
“Relativismo giuridico (e gnoseologico), comunicazione assertiva e competenze relazionali”, questo il titolo dell’iniziativa residenziale che si terrà, dal 2 al 4 ottobre p.v., presso un rinomato Villaggio turistico ubicato a Zambrone (sulla costa degli dei, a pochi km da Pizzo e Tropea), e consentirà ai ragazzi di confrontarsi con giuristi, psicologi e medici su questioni particolarmente delicate (che coinvolgeranno anche la filosofia, la letteratura, la donazione del sangue, del cordone ombelicale e degli organi), prima di divertirsi col cineforum, il karaoke ed altre simpatiche attività (come La Corrida e l’elezione di Miss e Mister Contaminiamo i Saperi).
Per maggiori informazioni, è possibile accedere alla pagina facebook dell’evento (https://www.facebook.com/events/1003592089692248/) e contattare uno dei collaboratori organizzativi (Marina giunta, Antonella Anania, Francesca Cappello, Giada Iacona, Umberto Felice Nocera, Enrica Trichilo, Costantino Scaglione, Alessandro Romeo, Federica Iellamo, Roberto Tassone, Felicita Tavella, Giuseppe Abramo, Emanuele Fedele, Antonio Marrapodi, Mariacarmela Parisi).
L’evento, che in meno di una settimana dalla sua pubblicizzazione ha registrato il tutto esaurito, è co-finanziato dal Centro Monoriti e promosso dal Movimento Contaminiamo i Saperi, una realtà nata nel mese di ottobre del 2013 per abbattere le barriere fra docenti e studenti ed aiutare i ragazzi a crescere anche da un punto di vista umano (oltre che culturale).
Fra le iniziative più significative meritano di essere ricordate gli incontri di formazione (con i rappresentanti delle religioni ebraica, islamica e cristiana in occasione della Giornata della Memoria, con la Comunità Exodus, con Libera, con la Croce Rossa italiana, con Reggio Non Tace, con l’Hospice, con gli Angeli Bianchi e presso la mensa per i senzatetto gestita dalle suore di Madre Teresa di Calcutta e dalle suore francescane), un felicissimo cineforum (con la proiezione, fra l’altro, del film “Anime Nere” alla presenza del protagonista Giuseppe Fumo), tre concerti di beneficenza (per i bambini del Reparto di Ematologia e di Pediatria degli “Osperali Riuniti”), vari viaggi culturali (alle Nazioni Unite, a Cracovia ed Auschwitz, in Andalusia, in una serie di università straniere, a Zambrone e nella locride), la prima edizione del Memorial “Chiara Arcadi, Paolo Cuzzola, Luigi Mory” (che ha visto partecipare ben 18 squadre di calcetto e 16 di pallavolo, coinvolgendo così oltre 220 studenti, ed ha consentito di raccogliere fondi per aiutare la famiglia di un bimbo affetto da una grave patologia).
L’auspicio degli organizzatori della Tre Giorni a Zambrone è che tutti gli studenti si avvicinino ai laboratori del Movimento universitario (www.facebook.com/groups/171135299752086/?fref=ts) e si convincano a “vivere” con maggiore entusiasmo l’università, anche fuori dagli orari di lezione (partecipando ai corsi – interamente gratuiti ed aperti anche agli adulti – di lingua inglese, francese, spagnola, tedesca, ma anche di fotografia, psicologia, teatro, volontariato pediatrico e clownterapia, giornalismo e scrittura creativa, chitarra, pallavolo, calcio, tennis, difesa personale, zumba e balli caraibici).
Sentirsi protagonisti, e non meri ospiti, della “Mediterranea” migliorerà certamente la qualità della loro vita in ateneo e non potrà che avere effetti positivi anche sul loro rendimento universitario.
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