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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha espresso parere favorevole sulla possibilità di affidare all’Inpgi l’attività di erogazione delle rendite vitalizie agli iscritti al Fondo di Previdenza Complementare dei Giornalisti Italiani.
Il parere segue quello già formulato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e costituisce, quindi, un definitivo passo verso la realizzazione di un progetto che vede sempre più centrale il ruolo dell’Istituto nell’attuazione dell’articolato sistema di tutele rappresentato dal Welfare di categoria. Le modalità di perfezionamento dell’intesa con il Fondo saranno oggetto di una apposita convenzione in corso di predisposizione.
La portata strategica di tale operazione è destinata a produrre effetti particolarmente significativi soprattutto nei confronti delle future generazioni in considerazione del fatto che è proprio nei loro confronti che le esigenze di integrazione del trattamento pensionistico erogato dalla previdenza del cosiddetto “primo pilastro” assumeranno maggiore rilevanza.
“Si tratta di un percorso – afferma il presidente Camporese – in grado di valorizzare le professionalità e le competenze sviluppate all’interno dell’ente finalizzato a rendere ancora più efficiente il sistema di erogazione dei servizi agli iscritti attraverso un valido processo di sinergie tra i diversi enti di categoria. La direzione intrapresa rappresenta un ulteriore tassello verso la visione futura di un Welfare sempre più capace di fornire risposte efficaci ai bisogni degli iscritti. Si tratta di un traguardo importante – conclude il presidente Camporese – che solo la proficua e intensa collaborazione col Fondo di previdenza complementare dei giornalisti italiani ha reso possibile raggiungere”.
“E’ questa la felice conclusione di una ‘battaglia’ iniziata molti anni or sono – come sottolinea il presidente del Fondo complementare, Marina Cosi – per piegare le inevitabili resistenze all’innovazione che suscitava questo progetto, proprio per il suo essere senza precedenti nel mondo previdenziale. Ma poco per volta e dati alla mano, cioè dimostrando il vantaggio economico per i colleghi iscritti, grazie ad economie di scala e al fine non lucrativo dell’intesa, il risultato è stato raggiunto”.
Il presidente Cosi riconosce alla Covip d’aver creduto sin da subito al progetto, così come il presidente Camporese, “il cui sostegno è stato risolutivo” e ringrazia anche il proprio CdA “impegnato su ulteriori obiettivi per l’ampliamento della platea degli iscritti e a garanzia dei colleghi”.
Sull’argomento è intervenuto anche Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza, Centro tecnico nazionale di previdenza e assistenza complementare, evidenziando l’importanza del risultato conseguito dall’attività di approfondimento normativo ed operativo svolta in via sinergica dall’Inpgi e dal Fondo di previdenza complementare di categoria.
“Ci troviamo di fronte – rileva Corbello – ad un momento di collaborazione tra due entità previdenziali, l’una di primo, l’altra di secondo pilastro, difficilmente ripetibile in altri comparti, il quale si pone, comunque, quale esempio ottimale dell’integrazione sempre più da perseguire tra previdenza di base e previdenza complementare”.
Un risultato che “testimonia, ancora una volta, che quando si opera in maniera sinergica e con un unico obiettivo, – sottolinea Carlo Parisi, fiduciario Inpgi della Calabria e presidente della Commissione Provveditorato dell’Inpgi – cioè la tutela della categoria, si arriva con successo al traguardo. In questa occasione Inpgi e Fondo, i due enti deputati a gestire la previdenza dei giornalisti italiani, hanno, dunque, dimostrato che è possibile lavorare, e bene, insieme nell’interesse dei colleghi”.
Plaude al risultato anche il segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi: “Accogliamo con estrema soddisfazione il disco verde del Ministero del Lavoro alla possibilità per l’Inpgi di erogare ai giornalisti anche i trattamenti della pensione integrativa. Si tratta di un ulteriore importante passo avanti nella costruzione e nella difesa di un welfare complessivo della categoria giornalistica che tenga conto delle peculiarità e delle specificità di una professione che svolge un ruolo estremamente delicato e vitale per la correttezza della vita democratica”.
“Il Fondo di Pensione Complementare dei Giornalisti, costituito dalla Federazione della Stampa nel 1987 – rammenta Siddi – e gestito paritariamente con la Federazione degli Editori, in adempimento della normativa di legge sui trattamenti pensionistici complementari, potrà nelle prossime settimane sottoscrivere una convenzione con l’Inpgi, individuando nell’Istituto di Previdenza dei Giornalisti l’ente erogatore, oltre che della pensione principale, anche delle pensione integrativa. Questa sinergia consentirà di assicurare a tutti i giornalisti iscritti trattamenti integrativi migliori sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista funzionale. Questo risultato è stato reso possibile dalla convergenza e dalla unità di intenti della Federazione della Stampa e dei due organismi previdenziali di categoria. E’ anche il segno che la preliminare concertazione tra le parti sociali è sempre la soluzione migliore per le questioni aperte. Anche in prospettiva, riteniamo che la trilaterialità tra Governo, imprenditori e sindacati sia la via maestra per individuare soluzioni adeguate ai problemi ed evitare perniciose conflittualità”.
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