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Francesco Grandinetti e’ un dirigente nazionale del Movimento che nutre la fiducia del Presidente Fini e del vice presidente Bocchino ed essendo, oltretutto,un galantuomo merita il rispetto dei militanti FLI. Le sue idee possono essere da taluni non condivise,ma il confronto,corretto e non offensivo, deve essere il sale dei partiti o dei movimenti come il nostro,che pretendono di ritornare a fare una politica di idee e di proposte nel tentativo di migliorare il destino dei nostri territori, oltraggiati da molti anni da politicanti inconcludenti e senza contatto con la gente comune.
Non approviamo pertanto le futile ironie e gli sterili ed inopportuni attacchi personali a Grandinetti apparsi su alcuni organi di stampa a firma di sedicenti dirigenti FLI, da cui chiaramente ci discostiamo, anche nella qualita’ di coordinatori provinciali eletti.
Condividiamo anche il merito delle dichiarazioni di Grandinetti che sono in perfetta linea con quanto dichiarato da Fini nel corso del recente ufficio di presidenza ” dobbiamo rilanciare l’idea di una certa Italia vista da una certa destra” aggiungendo poi, Fini,che e’ opportuno far uscire il FLI dall’isolamento in cui e’ relegato. Isolamento che si riscontra in modo evidente in Calabria,ove il fenomeno ha assunto l’aspetto preoccupante di allontanamento dalla gente e pertanto non consideriamo un “eresia” l’opinione di Francesco Grandinetti sull’opportunità di aprire un tavolo di discussione nell’ambito dello spazio a noi consono, che e’ quello della destra, che per statuto dovremmo contribuire a migliorare, facendola diventare destra liberale di tipo europeo.
Una discussione da intavolare con tutti gli esponenti della destra calabrese e che si dovrà compendiare unicamente di discussione e di confronto su argomenti politici, attraverso i quali ,se ne saremo capaci,potremo influenzare positivamente un mondo politico a noi affine idealmente, utilizzando l’unico mezzo che abbiamo,ovvero quei valori e dei presupposti emersi a Bastia Umbra,divulgandoli e facendoli uscire al di fuori dei soli nostri cenacoli, in un opera di qualificazione della politica,non prorogabile se vogliamo contrastare i dilaganti fenomeni qualunquistici dell’anti politica.
Un’ azione questa da svolgere come una ‘missione’ che non vuole essere condivisione delle storie personali di alcuno. Ognuno infatti e’ chiamato a rispondere all’opinione pubblica individualmente del proprio agire personale. L’unica condivisione che ricerchiamo e’ quella di una progettualità politica nuova, perchè le idee e i progetti virtuosi sovrastano le eventuali manchevolezze degli uomini.
Franco Romeo-Coordinatore Provinciale di Reggio Calabria
Salvatore Cosimo-Coordinatore Provinciale di Crotone
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