Flash Mob di Fratelli d’Italia contro il femminicidio

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Nel 2012, solo nel nostro paese, 120 donne hanno perso la vita … ma le vittime di violenza domestica o di episodi di abusi di varia natura sono molte ma molte di più …

Dal 2011 al 2012 si è passati da 1 omicidio ogni 3 giorni ad uno ogni 2 giorni …

Si tratta di una vera emergenza sociale cui la politica, in primis, e la società civile devono dare una risposta celere ed affidabile …

Eppure questo tema così importante non rientra nel programma di nessuno degli schieramenti politici più quotati a guidare il nostro Paese …

Per questo noi di Fratelli d’Italia abbiamo promosso la manifestazione di oggi, un segno tangibile del nostro interesse per un tema che va affrontato proprio partendo dalla sensibilizzazione e dall’informazione, un segnale di speranza e di vicinanza a tutte le vittime di violenze e soprusi … un invito a denunciare prima che si arrivi ad eventi tragici …

Ed anche un impegno a portare in Parlamento le voci di chi non può più farsi sentire e che chiede giustizia, certezza della pena e una legislazione che riesca ad interrompere questa assurda catena di violenza e di morte.

In questo cammino anche noi non siamo soli, ma contiamo sulla vicinanza di tante associazioni che sono il perno della riscoperta dei valori fondamentali del vivere insieme e della nostra società: Centro Ascolto Antiviolenza “ARIEL” gestito dall’Istituto per la Famiglia, IPF sezione Emmaus, IPF sezione “Gilberto Perri”, Associazione Incontriamoci, Associazione Santa Barbara, Associazione Ulisse 2004 , Associazione Planet Fitness.

A loro va il nostro sentito ringraziamento.

In particolare, l’Istituto Per La Famiglia ha operato ed opera anche a favore delle donne, per contrastare il problema della violenza di cui sempre più spesso sono vittime. Un bando della Regione Calabria vinto, ha permesso la creazione del CENTRO D’ASCOLTO ARIEL, operativo nel Comune di Reggio Calabria e, attraverso i suoi focal point, anche in altri Comuni della Provincia: Fiumara, Campo Calabro, Varapodio, Sinopoli, Bagnara Calabra, ai quali le donne possono rivolgersi per essere ascoltate e per incontrare i professionisti che collaborano con la struttura.

Presso il Centro le donne vittime di violenza ricevono ascolto, assistenza di carattere psicologico, legale, aiuto nell’affrontare e superare il trauma, la forza per ricominciare. Per le donne straniere vegnono garantiti anche corsi di alfabetizzazione della lingua italiana.

Da quando ha inaugurato la propria attività, il 16 maggio 2012, il Centro ha prestato i propri servizi a giovani donne, vittime di una subcultura familiare che le considera alla stregua di un oggetto, a studentesse, vittime di bullismo.

Il Centro ha avviato anche un’iniziativa che ha riscosso successo ed avuto molti consensi: la lotta verso le devianza del comportamento alimentare, altra forma di violenza che la donna fa a se stessa, pur di rientrare nei canoni imposti da un sistema socio- cultura che punta sempre di più sull’apparenza, sulla forma.

Renato Raffa – Fratelli d’Italia

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Author: Cristina

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