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Anche nell’area dello Stretto, come in tutta Italia, domenica 14 aprile la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare Zero Rifiuti entra nel vivo con il primo “Firma Day”: da nord a sud i comitati territoriali organizzeranno volantinaggi, banchetti, iniziative per sensibilizzare le persone sulla problematica dei rifiuti e per raccogliere le prime firme a favore della legge.
Domenica 14 aprile a Reggio Calabria in Piazza Camagna (dalle ore 10.30 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 20.00) e sul Lungomare di Cannitello (dalle ore 9.30 alle 13:00) si potrà sostenere un percorso legislativo che si è reso necessario a causa dell’impellenza, dimostrata dallo stato disastroso delle nostre strade piene di spazzatura, di voltare pagina in materia di rifiuti. La legge Zero Rifiuti è promossa da associazioni, realtà sociali e comitati territoriali che mirano ad una riforma strutturale del sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e che punta fortemente sull’educazione ambientale. Se approvata la Legge Zero Rifiuti rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione verde basata sulle parole sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione, lavoro.
Al Coordinamento regionale hanno già aderito il c.s.o.a. Cartella, il Collettivo UniRC, il c.s.c. Nuvola Rossa e il Movimento Energia Pulita, ma tante sono le richieste di informazioni e le manifestazioni di interesse rispetto un’azione forte sulla tematica rifiuti, quanto mai necessaria per una Calabria che appare sempre più allo sbando.
Nei banchetti sarà possibile anche sostenere la campagna “ABC Calabria”, a sostegno della legge regionale di iniziativa popolare per la tutela, il governo e la gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua. L’abbinamento non è azzardato: la gestione delle acque e dei rifiuti, negli ultimi anni nella nostra regione, hanno rappresentato pienamente cosa possa significare affidare in mano ai privati settori così vitali per tutta la comunità. La gestione dell’acqua e quella dei rifiuti, così come di tutti quei servizi locali fondamentali, non possono essere oggetto di speculazioni e fonte di profitto per pochi, ma devono essere funzionali al benessere delle comunità, per questo noi chiediamo gestioni pubbliche, trasparenti, partecipate di questi servizi.
L’obiettivo è di fondamentale importanza per la nostra vita e per quella dei nostri figli: riscrivere il futuro, oggi puoi.
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