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Il 27 Febbraio u.s. si è svolto, durante l’Assemblea Nazionale della Fiom-Cgil in Cervia, un Coordinamento urgente dei rappresentanti sindacali di Ansaldobreda e Ansaldo STS a causa di recenti comunicazioni di Finmeccanica sulla vendita d’entrambe le società a HITACHI.
Il Coordinamento FIOM ha espresso un giudizio negativo sull’intera operazione di svendita e sui suoi effetti per il Paese ma anche per i singoli stabilimenti, in termini occupazionali e sul futuro degli stessi. Futuro che al momento si prospetta tenebroso se non già segnato, in particolare per AnsaldoBreda. Il tutto confermando e addirittura aggravando l’allarme lanciato da mesi dalla Fiom-Cgil di Reggio Calabria Locri e in particolare per lo stabilimento Ansaldobreda di Reggio Calabria, le ex-O.Me.Ca, unica fabbrica e realtà produttiva sana della città.
“E’ un progetto di vendita-svendita malato sul nascere!”, denuncia con forza il Segretario della Fiom-Cgil Antonio Pensabene, e continua “Hitachi compra AnsaldoBreda solo per acquistare Ansaldo STS, e questo già la dice lunga sulla volontà di questa multinazionale di operare in questo settore in Italia e di investire. Finmeccanica ha già comunicato che per i prossimi tre anni non ci saranno investimenti se non già quelli tampone programmati e sostenuti dalla stessa holding italiana, ma non da Hitachi. Così come le commesse contratte e firmate da Finmeccanica saranno garantite e sostenute dalla stessa, eventuali penali incluse!!!”
Il Segretario della Fiom tiene a precisare che “Le garanzie di stabilimenti aperti e mantenimento di livelli occupazionali sono garantite da Finmeccanica per questi tre anni di transizione in cui regalale commesse a Hitachi. E i giapponesi ancora non hanno la proprietà e già si parla di 170 esuberi tra Pistoia, Napoli e Reggio Calabria. AnsaldoBreda è stata venduta per 36 milioni di euro nonostantemiliardi di fatturato, e neanche i tre anni si stanno aspettando per i tagli! Passato questo periodonessuno può garantire nulla: né Finmeccanica che cede la proprietà al 100%, né tanto meno il Governo che lascia tutto in mano a una multinazionale straniera.”
Il Segretario della Fiom ritiene che “AnsaldoBreda è stata messa su un binario morto, e lo stabilimento di Reggio Calabria agganciato alla penultima carrozza. Lo sa il Governo, lo sa Finmeccanica, lo sa Hitachi che ci guadagna Ansaldo Sts, brevetti e lavoro certo per tre anni. Oggi il Sindaco Giuseppe Falcomatà ci ha ricevuto insieme alle altre organizzazioni sindacali, e per la seconda volta come Fiom gli abbiamo prospettato le dinamiche che a nostro giudizio sono in atto.Siamo convinti che indipendentemente dall’impegno del Sindaco, il quale già domani ci ha promesso di attivarsi con Roma per avere altre informazioni, e da tutte le azioni di lotta che come Fiom metteremo in campo, non sarà una sigla sindacale o il primo cittadino della città a salvare la fabbrica da questo scenario. E’ per questo che lanciamo un appello pubblico a tutti i politici calabresi a qualsiasi livello e di ogni formazione, a quelli che già si sono pronunciati ma anche a quelli che fino ad adesso sono rimasti in silenzio, e finanche all’intera città, perché l’unica nostra fabbrica non sia svenduta e corra il serio pericolo di essere chiusa fra tre anni per mano di una multinazionale straniera. Il tutto per la sola esigenza del Governo di far cassa con Ansaldo STS. Sarebbe una tragedia per i lavoratori dell’Omeca, e l’ennesima beffa per tutti i calabresi e i reggini in particolare, oltre che un danno di proporzioni disastrose per l’intera città. Possiamo e dobbiamo fermarli prima che sia troppo tardi!”
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