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E’ stata dimessa nella giornata del 2 ottobre scorso, dall’Ospedale di Locri, la piccola Lemar Speranza, figlia di una coppia di migranti, Abu Ula e di Masri Mariam, che è venuta al mondo, in Calabria, il 28 settembre alle ore 23,45.
I genitori della bambina erano giunti nel Comune di Roccella Jonica due giorni prima a bordo della motovedetta della Guardia Costiera che li aveva soccorsi in acque internazionali, unitamente ad altri 155 migranti di diverse nazionalità, ed accompagnati al Porto “Delle Grazie” . Una volta sbarcati, la signora Mariam, considerato lo stato di gravidanza avanzato in cui si trovava, è stata subito assistita dai volontari della Croce Rossa di Roccella Jonica che hanno provveduto al trasporto della stessa all’ Ospedale di Locri tramite l’ambulanza in loro dotazione per farle avere tutte le cure del caso.
La signora Mariam è stata accolta dal personale medico ed infermieristico del reparto di Ostetricia e Ginecologia del nosocomio locrese che, con grande professionalità ed umanità, si è dedicato a prestarle soccorso ed assistenza al parto.
La neonata, appena dimessa, è stata accompagnata dal Commissario della Croce Rossa, dott.ssa Concetta Gioffrè unitamente all’Assessore Bruna Falcone, delegata dal Sindaco del Comune di Roccella Jonica, al Centro SPRAR ( Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati) di Riace dove l’intera famiglia, composta dai genitori e dalla nonna, è stata destinata e dove è stata accolta dal Primo cittadino Domenico Lucano che ha provveduto alla sistemazione in apposito alloggio.
I genitori della piccola Lemar hanno ringraziato i volontari della Croce Rossa che si sono adoperati per cercare soluzioni ai loro bisogni; il personale medico e paramedico che ha provveduto all’assistenza, l’Amministrazione comunale di Roccella Jonica per l’ospitalità e l’accoglienza garantita in attesa del loro trasferimento ed i volontari della Protezione Civile “Aniello Ursino”.
A margine del lieto evento, l’Amministrazione comunale e la Croce Rossa Italiana di Roccella augurano alla piccola Lemar un futuro prospero, lontano dalla sofferenza che la terra natia dei genitori, la Siria, le avrebbe riservato.
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