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«Siamo molto vicini alla popolazione della locride colpita dai gravi danni causati dal maltempo e su proposta della direttrice organizzativa del festival, Roberta Smeriglio, abbiamo deciso di devolvere il ricavato della tappa di Locri di sabato 7 come contributo per aiutare la ricostruzione. Una proposta condivisa da tutto lo staff del festival “Miti contemporanei” che nasce proprio per creare una sinergia tra teatro, cultura e i territori, attraverso i posti più belli di una provincia di cui Locri rappresenta una delle eccellenze, assieme agli altri che ci ospitano come Palmi, Reggio, Scilla e Bova», questi i dettagli forniti da Teresa Timpano, direttrice artistica del Festival Miti Contemporanei.
Il festival dopo l’entusiasmante avvio nel Museo di Reggio Calabria, farà sosta a Palmi, oggi, e domani invece arriverà a Locri per poi tornare domenica 8 novembre a Reggio Calabria per la serata conclusiva.
A Palmi alle ore 20:00 andrà in scena “Black Lights” della compagnia di danza Abbondanza/Bertoni e alle ore 21:00 “Odissea. Nessuno ritorna” del prestigioso Teatro Quirino di Roma.
Domani a Locri invece, alle 18:30 si terrà la visita al museo nazionale di Locri Epizephiri dove alle 19:00 è prevista “Medea” di Corrado Alvaro. Alle 21:00 al Palazzo della Cultura ci sarà lo spettacolo “Icaro. L’ultimo Volo” di Salbatore Arena, con Luca Fiorino.
Domenica 8 novembre alle ore 21:00 al Teatro Cilea di Reggio Calabria si terrà lo spettacolo “Dall’inferno all’infinito” con Monica Guerritore.
«Saremo investiti – spiega Teresa Timpano – dalla forza antica e contemporanea di Dante Alighieri e il suo Inferno fino all’Infinito di Leopardi attraverso Pasolini, Morante, Valduga, Pavese». Monica Guerritore ha accettato con entusiasmo di portare il suo spettacolo in Calabria: «Amo questa terra e devo aiutarla», ha detto. «Nella mia intenzione il desiderio forte di sradicare parole, testi, versi altissimi dalla loro collocazione “conosciuta” per restituirgli un “senso” originario e potente». Partendo da Dante, quindi, «Senza paura dei tagli e senza paura di proseguire quel racconto con parole e testi altissimi di altri autori più vicini a noi».
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