Questo post é stato letto 23010 volte!
Film e cortometraggi in anteprima europea, selezionati al Dubai Film Festival, per “Mare di cinema arabo”, la sezione cinematografica del Festival MigrArtes, evento a cura di Fondazione Horcynus Orca, Mana Chuma Teatro, Associazione Soledad e Teatro Le Rane in programma fino al 30 aprile a Reggio Calabria.
Da mercoledì a sabato alle 21.00 al Miramare proiezioni e incontri, a ingresso gratuito, a cura del giornalista e responsabile del programma arabo del Dubai Film Festival Erfan Rashid per abbattere le distanze e capire meglio, attraverso la lente offerta dalla settima arte, cosa succede nell’Italia alle prese con le migrazionie a Il Cairo, Beirut e Baghdad.
«Si diceva “Il Cairo scrive, Beirut stampa e Baghdad legge” – racconta Erfan Rashid – ma oggi le tre città sono attraversate da tragedie che mietono ogni giorno centinaia di vittime. I film scelti si caratterizzano per una significativa presenze femminile sia come autrici sia come tematiche scelte. Non è né pietismo né sguardo solidale, bensì volontà di sottolineare l’importanza del contributo delle donne alla resistenza della società arabe contro il male dell’oscurantismo. Le madri, le figlie, le sorelle, le mogli, malgrado i soprusi e le violenze praticate nei loro confronti, sono, e rimarranno, il pilastro più importante delle società arabe. Non mancherà, ovviamente, uno sguardo all’Italia attraverso l’analisi delle problematiche delle migrazioni».
E proprio dall’Italia si parte mercoledì con uno special dedicato al regista italo-iracheno Haider Rashid. Si comincia con la proiezione del cortometraggio “The Deep”, che racconta la storia di un giovane iracheno che sogna di diventare un calciatore in un paese devastato dalla violenza e dalla lotta per la sopravvivenza. Fino a quando decide di scappare. A seguire il film “Sta per piovere”, premio speciale al Dubai Film Festival 2015, che affronta il tema attualissimo dello ius soli e del diritto di cittadinanza per i ragazzi nati e cresciuti in Italia da genitori immigrati. Come il protagonista, Said, giovane nato a Firenze da genitori algerini. Quando suo padre perde il lavoro, si vedrà negato il permesso di soggiorno e sarà costretto insieme al resto della famiglia a tornare in Algeria, un posto che non ha mai neanche visto. La sua natura combattente lo spingerà ad appellarsi agli avvocati e alla stampa, nel tentativo di attirare l’attenzione sul problema degli immigrati di seconda generazione, intrappolati nei meandri dall’assurda e anacronistica legislazione italiana.
Il festival MigrArtesè finanziato dall’intervento “Creazione del Distretto culturale e relativa programmazione e organizzazione di eventi di rilevanza nazionale e internazionale” – PISU di Reggio Calabria POR FESR 2007-2013 – PAC Calabria 2007-2013.
Questo post é stato letto 23010 volte!