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Noi di FEDERALBERGHI, dice il suo presidente Vittorio Caminiti, abbiamo le idee chiare in materia di turismo, l’Aeroporto dello Stretto, promosso dalla Provincia e dal suo presidente, dott. Giuseppe Raffa, non bisogna fermarlo. Sarebbe un controsenso, se accadesse, la comunità europea ha speso e continua a investire milioni di euro per stimolare il miglioramento dei servizi e la qualità dell’ospitalità turistico/alberghiera, fermando il decollo degli aeroporti calabresi, in primis quello reggino, sarebbe come declassarlo. Il turismo d’elite, cosi chiamato, è l’unico che in questo momento in qualche modo regge, e bloccare e non sostenere tutto quanto sta facendo l’amministrazione provinciale, sarebbe come togliere i mezzi per farci raggiungere, tutto ciò, se si avverasse, sarebbe pura follia!
Il turismo, per la città Metropolitana, senza aeroporto, potrebbe chiudere i battenti, oltre il 60% dei clienti degli alberghi 4 e cinque stelle di Reggio, viaggiano in aereo.
Chi pensava alla chiusura, o solo al ridimensionamento del traffico aeroportuale, ci avrebbe fatto pagare un prezzo troppo alto, che per prima ne avrebbe fatto le spese l’impresa alberghiera, e poi di conseguenza tutto il territorio reggino.
Per la prima volta, si sono viste scelte coraggiose, come quelle del presidente Raffa e della Sogas. Per la prima volta, l’Amministrazione Provinciale, con la volontà di chi vuole veramente far crescere disinteressatamente il territorio e di conseguenza la comunità!
Quanto accade è un raro esempio dalle nostre parti, vedere finalmente la politica realmente volta alla partecipazione ed alla condivisione le scelte finora compiute!
E’ bello, costatare come il nuovo Presidente Carlo Alberto Porcino e tutto il management della Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto, siano in linea e in grande sintonia con il presidente Raffa e la sua amministrazione!
Non servono aggiungere analisi o prospettive rispetto a quelle già ampiamente messe in campo dal Presidente Porcino che in così poco tempo, con capacità e lungimiranza, è riuscito ad invertire decisamente un trend catastrofico, che avrebbe portata sicuramente e rovinosamente al declino lo scalo reggino e quindi tutto il comparto turistico.
“L’aeroporto dello Stretto è una realtà, una positiva realtà, in un momento in cui nulla registra il segno più, nulla funziona, ecco che qualcosa segna o registra un costante incremento di transito passeggeri e merci, e quindi funziona, bisogna stare attenti a non lasciare spazio ai soliti disfattisti, che vorrebbero, che l’aeroporto fosse in linea con tutto quanto ci circonda, quindi che non funzioni.
Il ruolo dell’aeroporto nel sistema è di importanza fondamentale, non soltanto perché esso costituisce il mezzo di collegamento rapido tra l’Area e il resto del paese, ma anche perché e propedeutico allo sviluppo turistico delle zone comprese in questa Area, ora bisogna sempre di più mirare ad un serio programma di voli charter su tratte internazionali.
POLITICA!
autorevoli interpretazioni la definiscono fine e nobile arte, massima espressione dell’intelletto umano, secondo altri, viceversa, squallida tecnica di arricchimento personale e tutela di interessi parcellari e soggettivi.
La verità è che, nella umana imperfezione, la politica non può e non deve essere altro che coerenza, non di appartenenza o schieramento, bensì, nel rispetto delle proprie idee, nel perseguire senza pregiudizi l’ottenimento del maggiore interesse collettivo.
Insomma, ci sono questioni, argomenti, interventi che non possono essere condizionati da posizioni becere che rispondano ad interessi che non siano crescita e sviluppo.
È il caso dell’aeroporto di Reggio (al pari di quello del trasporto ferrato o della agibilità dell’A3 e della ss 106), che non è argomento di agone politico ma che, invece, dovrebbe vedere tutti uniti nella ricerca della soluzione perché, la città e la provincia, non possono subire questo ennesimo affronto.
Città mediterranea, città metropolitana, città a vocazione turistica, l’aeroporto, la funzionalità e l’efficienza dello scalo, la funzionalità dei servizi connessi divengono prioritari rispetto a qualsiasi bagarre partitica perché l’esistenza di troppe imprese dipende da quelle.
Per come sostiene da sempre il prof. Vittorio Caminiti, poco ci importa di sprechi e/o cattive gestioni. Problemi che hanno sede per essere affrontati e discussi per quanto valga farlo laddove poi all’accertamento dell’atto, non segue ammenda. Ciò che interessa agli operatori è che ci sia un progetto ed una strategia tecnico/politica credibile di rilancio ed ampliamento operativo del “Tito Minniti” e, se il Presidente Raffa, la Regione, il Comune, seguono una strategia in questa direzione è nostro dovere, come cittadini, come Federalberghi, essere assolutamente e completamente schierati accanto a questi enti sino a riprova del contrario.
Ma siamo pronti a dare anche il nostro contributo ed il nostro apporto di idee e di superamento di criticità. A svolgere il nostro ruolo affinché Reggio e la sua Provincia divengano appetibili turisticamente perché, frustrati dagli effetti di un innegabile isolazionismo d’approccio alla nostra realtà, aggravato quest’anno dagli innegabili effetti di una crisi globale, come FEDERALBERGHI ci poniamo accanto al manovratore, invitando a non disturbarlo con futili polemiche stereotipate e che, sinceramente, ci hanno anche stancato nella loro vacua ripetitività.
Vittorio Caminiti
Presidenza Regionale
FEDERALBERGHI Calabria
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