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“Il popolo ha scelto e non si può ridurre tutto al solo voto ‘di pancia”. Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà in diretta su Immedia Live durante la diretta per la presentazione del Villaggio di Natale 2016 organizzato dal comitato Corso Sud, con i mercatini allestiti in piazza Duomo, alla villa comunale e in piazza Garibaldi. E’ stato un‘no’ alla proposta e a come si è arrivati a questa riforma – ha aggiunto Falcomatà – ma, nel contempo, bisogna prendere atto che c’è un Pd che, a livello nazionale, ha ricevuto il 40% dei consensi nonostante avesse contro un fronte molto ampio, circa 3 milioni di voti in più rispetto alle europee 2014. Credo si debba ripartire da qui e la direzione nazionale si esprimerà anche per analizzare la situazione del governo e la possibilità del voto anticipato”. Il sindaco si è soffermato anche sul risultato della città di Reggio Calabria.
“Come sindaco ho ritenuto giusto e doveroso predisporre una campagna per informare i cittadini sui contenuti della riforma e, nonostante io sposassi le ragioni del si – ha detto Falcomatà – le nostre iniziative si concludevano sempre con l’appello a votare comprendendo bene i contenuti. Qui il risultato è stato netto e non passerà inosservato, perché è in atto una riflessione. La bellezza di questa campagna per il referendum ci ha ricordato che a volte, la bellezza di fare politica è stare sui territori per confrontarsi e condividere tutto con i cittadini, andando oltre le impressioni che arrivano tramite chi lavora all’interno dell’amministrazione”. Infine Falcomatà ha parlato del nuovo esecutivo comunale.
“Il percorso per la definizione della nuova giunta – ha affermato il sindaco di Reggio Calabria – si è completato in queste settimane e la squadra verrà presentata a breve. Ci siamo confrontati con i partiti della coalizione, con le associazioni e con le liste civiche e adesso dobbiamo solo tirare le somme e presentare l’esecutivo alla città. Voglio precisare – ha concluso Falcomatà – che l’azzeramento è stato solo politico, gli assessori che hanno rimesso le deleghe sono ancora in carica con potere di firma e partecipano alle riunioni, per cui non c’è stata nessuna ripercussione sulla vita amministrativa e nessun blocco”.
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