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“Se non puoi scegliere il candidato, scegli le sue idee”. E’ questo lo slogan delle Primarie della Cultura del Fai (Fondo Ambiente Italiano, arrivate ormai al rush finale. C’è tempo, infatti, fino al prossimo 28 gennaio per poter esprimere, liberamente, la propria scelta. Per la prima volta in Italia è stata indetta una grande consultazione popolare, con lo scopo di promuovere e valorizzare soluzioni concrete nell’ambito della cultura, del paesaggio, dell’ambiente.
Il 24 e 25 febbraio gli italiani saranno chiamati ad esprimersi alle elezioni politiche per indicare i propri rappresentanti in Parlamento, con una legge elettorale, però, che impedisce di scegliere deputati e senatori. Il FAI ha allora deciso di lanciare le Primarie della Cultura perché, non potendo scegliere i candidati, i cittadini possano avere almeno l’opportunità di scegliere le idee che vorrebbero vedere sostenute dai prossimi governanti.
La consultazione, che nasce dalla proposta dei gruppi giovani del Fai, ha già ottenuto un grande successo, con quasi 40.000 voti solo nella prima settimana. Ecco i primi tre temi della classifica provvisoria: 1. Non 1 di meno: quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultura. Perché con la cultura si mangia: aumento degli stanziamenti pubblici al mantenimento del patrimonio storico e artistico e alle attività culturali in linea con quanto avviene nei maggiori paesi europei per favorire il conseguente turismo culturale che ne deriva. 2. Chi tocca il suolo muore: stop al consumo del
paesaggio. Per fermare il consumo di suolo: revisione delle norme che tutelano il paesaggio, imposizione di limiti al consumo di suolo anche per le aree non agricole e aggravamento delle sanzioni contro l’abusivismo. 3. Io non dissesto: piani certi per la sicurezza del territorio. Per contrastare i disastri ambientali: una strategia nazionale contro il dissesto idrogeologico per mettere in sicurezza i territori. La tutela dei territori ha bisogno di misure che favoriscano la valorizzazione dei paesaggi agricoli e della loro vocazione produttiva.
Le proposte, in tutto 15, possono essere consultate visitando il sito del Fai, oppure seguendo le primarie della cultura su Facebook, Twitter e Google+.
La delegazione FAI di Reggio Calabria, con il suo capodelegazione Rocco Gangemi, sta seguendo da vicino l’andamento di queste Primarie che, per la prima volta, danno voce ai cittadini sui temi che il FAI sosterrà, stimolando azioni concrete per il loro perseguimento, sia a livello nazionale che sul piano territoriale.
E allora ecco come poter esprimere il proprio voto: sul sito www.primariedellacultura.it tutti i cittadini possono registrarsi e votare per i temi che ritengono prioritari nei settori che da sempre contraddistinguono l’attività del FAI: cultura, paesaggio, ambiente. A disposizione dei votanti ci sono 15 temi selezionati, lunghi lo spazio di un tweet: dalla destinazione di una quota minima del denaro pubblico per la cultura, alle politiche per lo sviluppo del turismo, alla revisione delle norme che regolano il consumo di suolo, a misure che fermino lo svuotamento dei centri storici, all’aumento di ore di storia dell’arte nei programmi scolastici. Ogni votante può indicare fino a tre temi. Le procedure di voto sono aperte per tre settimane, dal 7 al 28 gennaio, periodo durante il quale la piattaforma internet, anche grazie all’interazione tramite i social network Facebook, Twitter, G+, permetterà agli utenti di esprimere commenti sui temi e
integrarli con suggerimenti.
Al termine delle operazioni di voto, tutte le preferenze raccolte tramite il sito www.primariedellacultura.it servono a stilare la classifica dei temi più votati. I dati vengono annunciati ufficialmente e presentati ai partiti e candidati delle prossime elezioni politiche, che potranno impegnarsi pubblicamente a sostenerli in caso di vittoria.
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