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Esce il 12 novembre “Per la mia strada”, il nuovo album di Stefano Priolo: otto brani da lui scritti e composti, arrangiati dal maestro Mario Parise, noto esperto nel panorama della musica neomelodica. Distribuito da Sonarmusic sui maggiori portali di musica digitale, il nuovo lavoro discografico di Stefano Priolo è ricco di sonorità innovative e fresche, ma non mancano le classiche melodie del genere neomelodico napoletano. Il brano trainante è il singolo uscito a luglio “Song neomelodica”, con il video per la regia di Cosimo Siciliano, che racconta la vita e il cammino artistico del cantautore tra musica e viaggi per tutto il meridione d’Italia, portando avanti con orgoglio il suo genere di musica da lui tanto difeso quanto così criticato da quelli che considerano questo genere “trash”.
Stefano Priolo canta, scrive e compone, e nei suoi eventi racconta con autoironia la sua scelta musicale facendo divertire anche il pubblico amante di altri generi. Stefano racconta storie d’amore e passione, come nelle due canzoni “Nunn è cchiu ammore” e “A iurnata e ll’amante”. “Infatuazione”, brano di successo del suo vasto repertorio, è stato arrangiato in una nuova edizione più fresca, date le tante richieste dei fan. «Il titolo “Per la mia strada” non è casuale – dice il giovane musicista di Africo (RC) – dato che dal 2011 ad oggi ho incontrato gente di ogni tipo che fingendo di volermi aiutare hanno solo cercato di gestirmi artisticamente parlando, ma con scarsi risultati, spinti da altri interessi che mi hanno nuociuto. Ho quindi deciso di sganciarmi e dagli pseudo-impresari e andare, appunto, per la mia strada».
Si tratta del suo terzo lavoro discografico, dopo i precedenti “Passione infinita” del 2013 e “Infatuazioni” del 2011.
Di un tono diverso è il singolo, “O munno e’ luntano”, colonna sonora del cortometraggio “Nel cuore delle rane” di Bernardo Migliaccio Spina, uscito a marzo 2016. Nel brano Stefano denuncia il devastante inquinamento provocato dall’uomo, paragonando la gente del sud alla rana, animale legato al suo habitat da un forte senso di appartenenza.
Stefano ha riportato nella Locride con grande successo un genere che, dalla fine degli anni Novanta, si era perso e la sua pagina facebook ufficiale conta migliaia di like. Questo suo nuovo album è per lui la conferma che il suo cammino continua con grande passione lungo una strada ancora lunga e piena di emozioni.
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