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Conoscenza, creatività, progetto, innovazione, coesione, sviluppo. Sono alcune delle parole chiave del laboratorio permanente “ErgoSud” aperto ai giovani under 40, animato dalla ricercatrice Consuelo Nava, dal presidente dei Giovani industriali Angelo Marra e dall’esperto in progettazione Giuseppe Oppedisano e coordinato dall’associazione Pensando Meridiano. Venerdì pomeriggio presso il centro “Hop” si è tenuto il secondo incontro dell’iniziativa che è nata dalla due giorni “Smart sustainable innovation + [civic] [data]” svoltasi gli scorsi 16 e 17 gennaio su proposta della stessa associazione Pensando Meridiano, con i Giovani di Confindustria ed il centro interuniversitario AbitaLab. All’interno dello spazio collettivo dove poter ragionare su idee sulle quali costruire una progettazione locale, nazionale e soprattutto comunitaria o sulle basi per startup e dove poter lavorare alla loro concretizzazione per produrre effetti benefici sul territorio e dentro le comunità, Oppedisano e Nava hanno illustrato il metodo per trasformare una buona idea in un progetto di innovazione, anche con riferimento alla programmazione comunitaria “Horizon 2020”.
Oppedisano, sottolineando come i problemi esistenti possano rivelarsi un’opportunità, si è concentrato soprattutto sul “Business model canvas”, uno schema-guida che sull’individuazione di una criticità o di un’esigenza, sviluppa la risposta -proposta attraverso il raggiungimento dell’utenza, delle attività fondamentali, delle risorse infrastrutturali e non, dei costi di struttura, partner e “revenue streams”, quindi che mette a sistema modalità di concretizzazione e prospettiva di un’idea e che si rivela essere uno strumento essenziale per la positiva riuscita di qualsiasi progetto innovativo. «Non supportiamo i giovani come un’agenzia di progettazione, ma li guidiamo nei processi di innovazione. In queste due ore e mezzo di coworking, i giovani hanno appreso e provato le strategie su come trasformare un’idea in programma capace di innescare processi e prodotti che portano avanzamento alle strutture produttive e sociali, secondo le tattiche contemporanee di costruzione di scenari di sviluppo sostenibile ed intelligente sul territorio. Puntiamo ad idee innovative che proveremo a realizzare, sia dentro che fuori l’ambito della programmazione comunitaria, con ricadute locali, ma anche con reti esterne – è il commento dei tre mentori dell’iniziativa – con il laboratorio permanente “ErgoSud” abbiamo lanciato un modello europeo per i giovani della nostra città, ma anche provenienti dalla Sicilia e dalle altre province della Calabria: avere uno spazio libero al di fuori di ambiti istituzionali come università o agenzie per dar loro la possibilità di formarsi e di mettersi in gioco secondo una coesione proattiva che li vede protagonisti, ma anche un percorso di sostegno di alcuni profili professionali». «Il laboratorio è permanente perché nel costruire il nostro futuro non possiamo proprio fermarci» hanno aggiunto Valentina Palco e Giuseppe Mangano di Pensando Meridiano.
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