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Ultimati qualche giorno addietro i lavori per la riqualificazione dell’ex Caserma Naps di Località Piani di Stoccato nel comune di Oppido Mamertina. L’Area su cui sorge il campo della caserma Naps si trova nel cuore dell’Aspromonte a circa 1000 metri di quota in località Piani di Stoccato nel Comune di Oppido Mamertina, in una zona di 16.500 mq adibita a scopi militari nel corso degli anni ottanta.
La consegna dei lavori è l’atto conclusivo di un progetto ideato dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte volto a convertire un’area, da anni in condizioni di totale degrado, trasformandola in grande catalizzatore ambientale e paesaggistico in grado di rappresentare un punto di riferimento logistico per attività di turismo sociale ed altro, all’interno dell’Area del Parco Nazionale. L’idea complessiva di progetto da realizzarsi in più riprese prevede la creazione di un Campus dedicato ad attività didattiche rivolte a scolaresche, gruppi di escursionisti, associazioni e università, la realizzazione di un orto botanico e di un giardino tematico ed il perseguimento della qualità diffusa attraverso l’impiego di energie rinnovabili.
“In attesa della realizzazione dell’intero progetto – spiega Fabio Scionti, responsabile del procedimento – questo primo stralcio funzionale ha come obiettivo, quello di fare iniziare a rivivere almeno in parte, l’area dell’ex Caserma. La prima ristrutturazione, ultimata da qualche giorno ha interessato i locali dell’ex alloggio ufficiali con relativa creazione di un locale foresteria che potrà essere fruito da subito per il pernottamento di gruppi escursionistici in visita in Aspromonte. Il progetto – prosegue Scionti – prevede la successiva realizzazione di sette camere con servizi indipendenti”. Comprensibilmente soddisfatto il presidente dell’Ente Parco Leo Autelitano.
“L’ultimazione dei lavori per la riqualificazione dell’ex Caserma Naps di Stoccato – dice Autelitano – segna un importante risultato nella nostra attività di recupero e riqualificazione di aree degradate all’interno del Parco. L’intervento appena ultimato – prosegue – assume grande rilevanza, coniugando il recupero paesaggistico e quello di una struttura in disuso da ormai troppo tempo, un intervento che assume dunque un forte valore simbolico, rappresentando una svolta importante per un’area che punta nel tempo ad attuare una trasformazione positiva, da base operativa anti sequestri a punto di riferimento per una montagna che vuole e deve cambiare, ed in parte lo ha già fatto anche grazie alle tante iniziative da noi poste in essere, un risultato – conclude Autelitano – che ci riempie di gioia”.
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