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A piedi lungo il “Cammino della fede”. È stata questa l’iniziativa lanciata qualche giorno addietro dal gruppo escursionistico Gente in Aspromonte, che ha visto oltre 130 appassionati della natura cimentarsi in un percorso che partendo dal centro storico di Bova ha attraversato il tratto iniziale del Cammino della fede, un percorso ideato dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte che ripercorre le orme del monachesimo bizantino fino ad arrivare al Santuario di Polsi per poi proseguire concludendosi alla Certosa di Serra San Bruno. Bova – Passo della Zita – Campi di Bova.
Un percorso ad anello che dai 915 metri di Bova sale fino ai 1307 metri di Monte Grosso o Lestì sempre nel territorio comunale di Bova. Tra panorami mozzafiato, macchia mediterranea, pinete e pascoli, ma anche e soprattutto attraverso le orme della storia, dalla vecchia via dei pellegrinaggi riproposta come attuale percorso dall’Ente Parco.
Ha partecipato all’escursione anche il presidente dell’Ente Leo Autelitano che ha illustrato i dettagli sul progetto “Cammino della fede” chiarendo quali sono stati le principali motivazioni che hanno spinto lui e l’Ente da lui rappresentato a rilanciare un turismo escursionistico legato ad aspetti religiosi così importanti e caratterizzanti del territorio. “L’idea di Gente in Aspromonte – dice Autelitano – di individuare come tematica per il programma escursionistico dell’anno in corso le leggende dei luoghi, appare quanto mai opportuna. Quest’ultima tappa dedicata alla leggenda del “Passo della Zzita” ha permesso di percorrere il tratto iniziale dell’itinerario religioso il Cammino della Fede, un tratto particolarmente suggestivo, che partendo da Bova sale proprio attraverso il Passo della Zzita fino ai Campi di Bova lungo la mulattiera che un tempo conduceva ai centri di Africo e Roghudi per poi proseguire verso la montagna fino al santuario di Polsi.
L’intuizione dell’Ente volta a rilanciare un antico percorso che si snoda lungo le vie del monachesimo bizantino inizia a raccogliere dunque i primi consensi. Siamo già ad un buon punto, e nel tratto compreso tra Bova e Polsi è ultimata la tabellazione con la segnaletica che riporta le indicazioni relative al tragitto e i cartelloni che illustrano la storia dei luoghi che di volta in volta si incontrano lungo il percorso. Tra i nostri obiettivi – conlcude Autelitano – rientra anche il rilancio degli antichi sentieri, il ripristino delle vecchie vie in selciato per larghi tratti dimenticate e spesso ancora recuperabili.
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