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Approvato nell’ultima seduta del Consiglio Direttivo dell’Ente, l’accordo di programma per l’implementazione del progetto strategico “Il Cammino della fede in Aspromonte” itinerario turistico tematico lungo le testimonianze bizantine dell’Aspromonte.
Un accordo che oltre a coinvolgere la Provincia di Reggio Calabria, l’Università Mediterranea e molti comuni dell’Area grecanica, vede protagonisti anche diversi Comuni della locride tra cui Africo, Sant’Agata del Bianco, Samo, San Luca e Staiti, nonché la Comunità Montana Aspromonte Orientale di Bovalino.
Tra gli interventi individuati dall’accordo che prevede un investimento complessivo di circa 2.700.000,00 figurano il recupero e l’arredo dei caselli Afor e della Porta d’Accesso di Carrà di Africo, la Chiesa di San Nicola ad Africo vecchio e l’allestimento del Museo del pellegrino “dall’Aspromonte a Bisanzio”; il recupero della Chiesa di San Salvatore a Casalnuovo; l’istituzione del Museo di Arte Sacra a Polsi e la sistemazione del sito basiliano di San Giorgio di Pietra Cappa; il completamento di un immobile di borgo Precacore a Samo da adibire a punto informazioni e smistamento logistico lungo il percorso Samo – Polsi; l’allestimento di un punto informativo lungo il percorso Staiti – Africo Vecchio; il completamento della Casa del Parco a Sant’Agata del Bianco da considerare quale struttura tematica collegata all’itinerario Samo – Polsi; “Anche alcuni centri della Locride ricadenti in area Parco – spiega il Presidente Leo Autelitano – rientrano nell’imponente rete di interventi che mira da un lato all’implementazione dell’offerta turistica, dall’altro a creare l’integrazione dell’offerta stessa che, seguendo il filone naturalistico – religioso individuato dall’Ente Parco garantirà la riscoperta del territorio e la sua crescita attraverso la valorizzazione di alcuni tra i più suggestivi angoli della nostra montagna e di alcuni tra i più pregevoli centri storici in area Parco.
L’approvazione dell’accordo di programma rappresenta una tappa davvero importante nell’opera di rilancio del territorio del Parco, opera che prendendo le mosse dal percorso del Cammino della fede inaugurato qualche anno addietro, mira a riqualificare e mettere in rete alcune aree di grande pregio sia naturalistico che storico – culturale. Prende dunque corpo lentamente, ma allo stesso tempo in maniera chiara, quell’ossatura di rete di comunicazioni e di relazioni che per secoli ha caratterizzato la vita delle comunità dell’Aspromonte.
Si tratta oggi di una rivisitazione di grande valore antropologico e culturale che tende a ricostruire l’identità, anche laddove fenomeni di spopolamento, dovuti in gran parte ad alluvioni e terremoti, ha causato il trasferimento di interi centri abitati in siti lontani ed estranea alla realtà del luogo natio, fenomeno che ha contribuito ad arricchire a dismisura il meticciato della costa. Il Mondo bizantino, ricco dei suoi monasteri, della raffinatezza delle sue professioni, dall’alto livello di burocrazia amministrativa, ha fecondato profondamente la Calabria con un impronta che si è protratta per secoli.
Oggi – conclude il Presidente – si tratta di riprendere quella pagina, e sfogliandola e studiandola profondamente, cercare di trarre da essa quel dna che ancora si porta dentro la gente d’Aspromonte e che attraverso un’operazione di consapevolezza e riconoscimento identitario può operare quello scatto decisivo necessario alle popolazioni locali per fargli imboccare una nuova strada di crescita e di sviluppo in una visione di dialogo, tolleranza, solidarietà e coesione”.
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