Ennesimo tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco sul torrente Oliveto di Lazzaro

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L’acuirsi del pericolo per la incolumità dei cittadini e delle strutture pubbliche e private  derivante dai lavori attinenti la costruzione del nuovo polo depurativo ci ha spinti, ancora una volta a interessare nei primi giorni dello scorso mese di marzo alcune Istituzioni Ministeriali e il Signor Prefetto della provincia di Reggio Calabria richiedendo l’urgente bonifica e  messa in sicurezza del torrente Oliveto.

Dietro tale segnalazione sono intervenuti tempestivamente, nel tratto compreso tra il depuratore e la foce,  i Vigili del Fuoco di Reggio Calabria che hanno certificato per l’ennesima volta il potenziale pericolo da noi segnalato. E’ stato, tra l’altro,  riscontrato che l’alveo del torrente Oliveto a causa di materiale di riporto sull’alveo e ai bordi del torrente, nonché massi, alberi e detriti trascinati dalle recenti piogge torrenziali risulta notevolmente  innalzato  rispetto al letto naturale.

Si evidenziava altresì l’impossibilità di andare (a piedi)  oltre al depuratore in quanto vi era una fitta vegetazione. Si poneva in risalto la necessità di un sopralluogo dei tecnici preposti per una bonifica a salvaguardia della pubblica incolumità, in quanto non si escludevano ulteriori modifiche  dell’alveo del torrente a causa di nuovi eventi atmosferici.

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Le risultanze del sopralluogo sono state immediatamente inviate al Signor Prefetto e al Sindaco del Comune di Motta San Giovanni per i provvedimenti di competenza. La  pericolosità del torrente Oliveto è stata sottovalutata dagli Enti preposti ad intervenire sebbene più volte certificata.

A tal riguardo, giova ricordare che il Sindaco del Comune di Motta SG aveva recentemente puntualizzato alla Regione Calabria Dipartimento per le politiche dell’Ambiente che il pericolo segnalato da questa associazione di nuovo alveo notevolmente sopraelevato rispetto al piano di campagna, non trovava riscontro nella realtà.  Tale affermazione ha rafforzato in noi il convincimento che per avere riscontri reali si deve verificare una tragedia.

Anche il Segretario Generale dell’ Autorità di Bacino Regionale ha incaricato il Commissario e il Responsabile del Servizio Monitoraggio dell’AFOR di Catanzaro di predisporre un’apposita attività di monitoraggio per la completa verifica dei parametri fisici e idrografici del tratto di corso d’acqua in questione. Alla provincia di Reggio Calabria è stato richiesto di porre in atto tutte le iniziative volte a ripristinare l’officiosità del corso d’acqua e agevolare il normale deflusso delle piene. Per quanto di competenza dell’Autorità di bacino si è provveduto a inserire la nostra segnalazione nella propria banca dati per le programmazioni future.

La storia si ripete. Infatti i Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, oltre alla protezione civile,  sono intervenuti diverse volte nel tratto fluviale in questione riscontrando le pessime condizioni del torrente alla foce, vecchi argini insufficienti e in alcuni tratti rotti, che potrebbero comportare in caso di avverse condizioni meteo con notevoli precipitazioni, straripamenti con possibili gravi danni al viadotto  che attraversa in quel tratto la Ss 106 nonché al ponte ferroviario, ai terreni limitrofi e insediamenti ivi presenti. Nulla si è fatto.

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC Onlus

e Responsabile del Comitato  spontaneo “Torrente Oliveto”

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Author: Cristina

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