Emergenza rifiuti a Reggio, il problema è conferimento nell’impianto di Sambatello

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La Commissione straordinaria del Comune di Reggio Calabria, precisa che sul versante dell’ emergenza rifiuti gli uffici comunali operano con grande impegno. Un’emergenza rifiuti che ha “accolto” la Commissione sin dal suo arrivo in città (15 ottobre 2012). La dinamica è ben nota. Il problema, almeno per Reggio Calabria, non è la raccolta quotidiana dei rifiuti, ma il conferimento nell’impianto regionale di Sambatello. Infatti, il Comune ha una capacità media di raccolta pari, sostanzialmente, al doppio rispetto alla produzione giornaliera di circa 200 tonnellate.

L’emergenza rifiuti è gran parte della Calabria, ed è nella città più popolosa della regione, unicamente per il perdurare della grave insufficienza dell’ impianto regionale di trattamento dei rifiuti solidi urbani di Sambatello nel ricevere il consueto quantitativo trasportato dal Comune. Insufficienza che, da qualche settimana, si è trasformata in chiusura. Infatti l’impianto è fermo, con un tempo di riapertura non breve durante il quale l’impianto tecnologico non può eseguire le lavorazioni secondo il normale processo produttivo.

Per tale motivo, la Regione, con varie disposizioni, ha autorizzato il Comune, in ultimo, all’uso di un’area di trasferenza situata presso l’impianto di Sambatello per circa per circa 400 tonnellate al giorno. Grazie alla tempestiva capacità dell’Ente di organizzarsi, l’area è stata attrezzata per la ricezione, la triturazione, il carico, il trasporto e lo scarico finale nella discarica di Pianopoli. In tale discarica, il Comune ha conferito, complessivamente, oltre 5.000 tonnellate di rifiuti.

Tuttavia, il 3 giugno la Regione Calabria, per sopperire alla prolungata chiusura  dell’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani di Sambatello, ha autorizzato il gestore dello stesso impianto, Ecologia Oggi, a svolgere l’attività di trasferenza dei rifiuti per i 21 comuni dell’hinterland reggino, tra i quali anche Reggio Calabria, per circa 600 tonnellate al giorno.

In sostanza, l’Ente regionale, con quest’ultima disposizione, ha affidato ad Ecologia Oggi il sistema di trasferenza in precedenza organizzato e gestito dal Comune di Reggio Calabria e, quindi, a questo Ente è stato sottratto l’utilizzo esclusivo dell’area, in precedenza accordata.

La Regione, il 6 giugno, sulla spinta dei numerosi solleciti della Commissione straordinaria,  che lamentava come i ritardi gestionali di Ecologia Oggi penalizzassero la raccolta dei rifiuti in città, ha autorizzato, per alcuni giorni, nuovamente il Comune ad operare in autonomia: ogni giorno circa 400 tonnellate sono state raccolte e trasportate a Pianopoli.

La Commissione straordinaria con frequenza giornaliera opera in stretta collaborazione con il Direttore del Dipartimento Ambiente ed il Dirigente di settore della Regione ed i conduttori dell’impianto di Sambatello per incrementare la capacità dello stesso a ricevere rifiuti.

Queste continue interlocuzioni hanno permesso, nel tardo pomeriggio di ieri, di potenziare l’area di trasferenza di Sambatello, grazie alla possibilità di utilizzare due diversi accessi: uno dedicato allo scarico dei rifiuti ( e conseguente triturazione) e l’altro per il carico ed il trasporto su Pianopoli.

Tale innovazione – proposta dal Comune a fini migliorativi – ha permesso oggi alla Città di Reggio Calabria di conferire nell’area di trasferenza quasi interamente quanto raccolto: 447 tonnellate, di cui 352 a cura della Leonia e 95 con la sinergia di altre aziende contrattualizzate con l’Ente. Purtroppo, per mancanza di ulteriore capacità ricettiva dell’area di trasferenza, circa 25 tonnellate sono rimaste fuori dal cancelli di Sambatello.

Quest’ultima ridotta capacità di ricezione manifestata nella trasferenza di Sambatello, rischia, ove non si provveda direttamente a liberare l’area, già da domani, di continuare a penalizzare la fase di recupero della normalità.  Questi i fatti. Questi i numeri.  Questa la capacità di raccolta  del Comune, quando vi è la possibilità di conferimento.

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Author: Cristina

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