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Il presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato ieri ad una riunione tecnica, tenuta nel pomeriggio presso la Casa della Cultura a Locri, per discutere della situazione a due settimane dall’evento alluvionale che ha colpito il comprensorio.
“Consideriamo questo- ha detto Oliverio – un incontro operativo per fare un importante punto sulla situazione. Grazie alla grande sinergia che si è stabilita, siamo riusciti a far fronte all’ emergenza, dimostrando che anche in questa terra si possono fare cose positive. Una reattività diversa, anche rispetto ad altre zone del Paese, ha permesso di fronteggiare una emergenza non semplice, situazioni estremamente pesanti. Devo ringraziare il Governo, il ministro Delrio ed il sottosegretario Minniti- ha proseguito Oliverio-, per l’intervento tempestivo nella prima fase, quindi RFI per il veloce ripristino della ferrovia, l’ANAS per la riapertura della SS 106, gli enti e le istituzioni che si sono fattivamente mobilitati.”
“La prima fase- ha proseguito il presidente della Regione- è superata; ora si tratta di accelerare per la ricognizione dei danni. La polemica sulla dichiarazione dello stato di emergenza non ha senso di esistere, poiché la dichiarazione formale ha i suoi tempi. Il Governo potrà procedere per essa solo sulla base del report sulla ricognizione dei danni, che sarà fatta appena i Comuni termineranno il lavoro, sempre di ricognizione dei danni e consegneranno le rispettive schede. Per questo, esorto i sindaci affinché, entro il prossimo giovedì, compilino le schede e le consegnino alla nostra Protezione Civile che ha già fatto un rapporto preliminare, per avere il rapporto definitivo. Solo con questo iter potremo, nella prossima riunione di Giunta, fissata per lunedì prossimo, approvarlo e trasmetterlo al Governo. Per quanto riguarda i danni in agricoltura, occorrerà rivolgersi ai nostri uffici agricoli di zona, per stilare relazioni utili alla richiesta dello stato di calamità.”
“Questa vicenda- ha segnalato ancora Oliverio- ha messo ancora una volta in evidenza la situazione del nostro territorio. Oltre venti anni di disattenzione, di mancanza di interventi hanno prodotto i danni attuali. Abbiamo bisogno di mettere in campo un grande progetto di sistemazione idrogeologica del territorio. Riteniamo di agire attraverso interventi ed un piano straordinario, a partire da una verifica sulle aste fluviali e quindi sui bacini, con risorse coordinate e strumenti che devono ritornare alle loro funzioni originarie, come Calabria Verde, i Consorzi di Bonifica. Utilizzeremo risorse ordinarie e quelle che vengono dalla programmazione comunitaria. Dobbiamo lavorare a partire dalla sistemazione del territorio e dalle scelte che per esso facciamo. Chi pensa, attraverso gli strumenti urbanistici, di aumentare volumetrie, per fare un esempio, fa scelte sbagliate, un danno alla comunità. C’è bisogno di molto rigore e di guardare soprattutto alla riqualificazione. Ad ognuno è richiesto un salto di qualità, un nuovo approccio ai problemi, di tipo culturale, da trasmettere ai cittadini. Una nuova fase di lavoro, nell’affrontare i problemi, a partire dal dissesto- ha concluso Oliverio-, ha bisogno di confronti di merito e di sinergie”.
Coordinata dal responsabile della Protezione civile regionale Carlo Tansi, la riunione ha contato, tra le altre, la presenza del segretario generale dell’Autorita’ di Bacino, Salvatore Siviglia, dei sindaci della zona jonica reggina, del presidente della Provincia di Reggio Calabria, Raffa, e di rappresentanti di enti ed istituzioni.
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