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Io non scendo in campo (non sono un cavaliere) e non salgo in politica (non sono un banchiere), ma resto in campo. Resto nel campo delle lotte di ogni giorno per una Calabria libera e diversa. Resto in campo perché da uomo del sud, vivo e combatto ogni giorno per il riscatto di questa terra, considerata ancora da tanti appendice infruttuosa del nostro paese, nella quale invece ci sono uomini e donne laboriosi e capaci.
Donne pratiche e determinate, che considero pilastro portante per l’evoluzione sociale, culturale ed economica di questo paese. Uomini e donne di questo sud, spesso privati del diritto e della dignità di un lavoro. Ecco, io resto in campo per dare voce alla mia terra, alla mia gente, per dare voce a chi chiede e rivendica diritti e dignità . Porto il mio umile contributo alla lista Rivoluzione Civile.
Mi candido perchè a chiederlo ed a sostenermi sono state tantissime persone che in questi anni si sono “sporcate le mani e la faccia” nelle strade, nelle piazze nelle tendopoli per contrastare poteri forti e per costruire una Calabria migliore. Sono in lista per portare la loro (nostra ) voce e per rappresentare, come diceva l’appello che chiedeva la mia candidatura, “ l’altra Calabria, fatta di donne e uomini che in questi anni hanno resistito a logiche di potere, che non hanno ceduto al servilismo e nemmeno alla rassegnazione. I calabresi che combattono per l’acqua pubblica, gli stessi che si oppongono alla distruzione del territorio contro il Ponte sullo Stretto, la Centrale di Rossano, la centrale a carbone di Saline Joniche e contro le grandi opere soprattutto finanziarie che da anni cercano di calare sulle nostre teste. Quelli che si sono schierati al fianco dei lavoratori: africani a Rosarno, calabresi al Porto di Gioia Tauro o precari nei call center delle nostre città. Quelli che fanno ancora politica, a testa alta.”
Ho accettato perchè la rivoluzione si fa in cambio di niente, ma per ideale, per convinzione e per cambiare lo stato di cose presenti. Io, come sempre ho fatto, voglio dare il mio contributo ad una causa che credo giusta e non lo faccio per avere altro in cambio e certo non metto sul tavolo interessi personali come criteri di valutazione per decidere se Rivoluzione Civile sia da sostenere o meno. Sono stanco di queste persone che tanto male hanno fatto alla politica.
Detto questo le liste di Rivoluzione Civile sono state composte con un criterio che va capito dai non addetti ai lavori, in tutte le circoscrizioni i primi quattro candidati (compreso Ingroia) sono le c.d. Teste di lista che sono presenti in varie altre circoscrizioni. Questo significa che il sottoscritto è nella sostanza al numero DUE dei candidati calabresi. Voglio ringraziare chi ha deciso di darmi un posto cosi’ importante e che mi onera del peso di essere il primo rappresentante in lista di tutta la provincia di Reggio Calabria. Sono orgoglioso di essere in una lista guidata da Antonio Ingroia e Gabriella Stramaccioni (coordinatrice nazionale di Libera) e di essere in una lista pulita e nuova (cosa eccezionale per la Calabria).
Consentitemi infine di ringraziare le tantissime persone che in questi ultimi giorni mi sono state vicine e che mi hanno dato tanta forza. Io sono pronto per la RIVOLUZIONE, spero che tutti voi sarete al mio fianco perchè una Rivoluzione è tale solo se è di popolo e perchè la mia candidatura ha un senso solo se è la candidatura di ognuno di voi.
Michele Conia
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