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C’è il ruolo istituzionale e c’è il ruolo di cittadino di questa Terra.
Ad ambedue mi appello e mi faccio forza per scrivere, ancora una volta, sull’ennesimo atto di vigliacca delinquenza, che poco ha di calabrese, perpetrato ai danni del giovane sindaco di Polistena, Michele Tripodi.
I calabresi non sono vigliacchi!
Non intimidiscono chi opera nell’interesse pubblico. Sia esso rosso, bianco o nero. Non terrorizzano la famiglia di chi trascorre il suo tempo in favore della gente, cerca di aumentare la qualità della vita quotidiana , ama la sua città e la serve come meglio sa.
Chi ha confezionato il rudimentale ordigno destinato al Sindaco Tripodi ed addirittura alla sua famiglia ed ai suoi parenti, è SOLO un delinquente comune, degno delle patrie galere e del disprezzo totale di tutti coloro che si sentono orgogliosamente calabresi.
Probabilmente può essere nato in uno qualunque dei nostri paesi ma evidentemente non ha assorbito la classe, la cultura popolare, lo stesso calore umano di cui gli abitanti di questa nostra Terra sono elargitori a piene mani. Questa è la Terra di Alvaro, di Cilea, di Benintende, di Campanella, di Barlaam. Questa è la terra di tanti, tantissimi Sindaci, come Tripodi, che danno l’anima ogni giorno per amore della gente, per vedere sempre migliorare la fama, che proprio per i vigliacchi, viene sempre ad essere offuscata ingiustamente.
Questa è la Patria di quei mille giovani che il 31 luglio hanno levato al cielo ed al Mondo intero, che li guardava profondamente commosso, strumenti musicali, armi di pace!
Questa è la Terra che si ribella alle intimidazioni. Indirizzate a chiunque! La si pensi come si vuole. La famiglia Tripodi è impegnata in politica. Bene o male il giudizio è del popolo, non di coloro che si nascondono o peggio di coloro cui viene impedito di continuare a governare attraverso politici ( ma sono poi tali?) corrotti che, sotto mentite spoglie, vorrebbero amministrare il malaffare, forti di connivenze, spesso in alto loco.
È il momento di sovvertire questo sporco andazzo . La gente collabori con i tutori dell’ordine, segnali ogni anomalia ed ogni forma di sopruso. Non lasci soli gli amministratori. Senza la collaborazione, che non è delazione ma difesa dei propri diritti, i vigliacchi non saranno mai scoperti .
Allora si alla solidarietà , per non lasciare solo Tripodi e gli altri sindaci, ma ancora di più si alla denuncia , alla reazione forte a chi ci vuole asfissiare la vera democrazia . Se i nostri giovani vanno via, se il lavoro manca, se le tasse aumentano non è solo colpa di scriteriati modi di governare a vari livelli, è anche colpa di tutti coloro i quali guardano con indifferenza a ció che accade, spesso nella
porta accanto, nel proprio Comune, e con una simultanea alzata di spalle , non se ne curano quasi fosse cosa d’altri.
Sindaco Tripodi, vada avanti, ( e so che lo farà ) e con Lei tutti coloro i quali si sentono figli
legittimi di questa Calabria. L’Assessorato alla Difesa della Legalità della Provincia e con esso Presidente, Giunta e Consiglio tutto , ne sono certo, sono con Lei a difesa della democrazia che Lei rappresenta. Le idee politiche o meglio partitiche, non possono e non debbono dividere su una lotta senza quartiere ai nemici della Calabria e della Legge.
Cittadini Calabresi, i nostri figli ci chiedono di liberali da questa etichetta infamante di Terra oscura. Glielo dobbiamo .
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