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Il 3 novembre 2013 si verificherà l’ultima eclisse di Sole dell’anno.
L’Italia sarà quasi completamente esclusa e solo a noi del Sud è concesso assistere, intorno alle ore 14.00, alla copertura di una porzione molto piccola del Sole.
Questa eclisse è definita ibrida perché a seconda delle zone da cui si osserverà potrà essere sia totale che anulare.
L’eclissi inizierà infatti come anulare nell’oceano Atlantico occidentale e diventa totale nell’Atlantico centrale.
La fascia da cui sarà possibile osservarla nella sua totalità sarà un “corridoio” largo pochi chilometri che attraverserà diversi stati dell’Africa Centrale.
Il fenomeno sarà invisibile da buona parte dell’Europa ad esclusione della penisola Iberica e una parte del Sud Italia, dove sarà peraltro molto marginale.
A Roma il fenomeno non sarà visibile, a Napoli il disco lunare sfiorerà appena il Sole, oscurandone una frazione minuscola per pochi minuti.
Dalla nostra Città (Reggio Calabria) la copertura del disco solare sarà poco più del 5%.
Le eclissi di sole sono i fenomeni naturali più spettacolari.
Già gli antichi Caldei (popolazione dell’Asia anteriore il cui nome significa conoscitore delle stelle) 2500 anni fa si accorsero che la Luna, il Sole e la Terra si ritrovano nella medesima posizione ciclicamente. A questi cicli periodici i sacerdoti dettero il nome di Saros che significa appunto ripetizione: ogni 18,03 anni (223 mesi sinodici) le eclissi si ripetono nella stessa sequenza. Ignoravano però il motivo del fenomeno stesso.
Un’eclisse altro non è che il totale o parziale oscuramento di un corpo da parte di un altro: nelle eclissi di Sole è la Luna che si frappone tra noi e la nostra stella nascondendola alla nostra vista; in quelle di Luna è il nostro satellite che, nel suo moto intorno a noi, entra nel cono d’ombra che la Terra, illuminata dal Sole, proietta dietro di se e si oscura.
A causa però della diversa inclinazione tra l’orbita della Luna e quella della Terra, il perfetto allineamento tra i tre corpi non si verifica ogni mese (le eclissi di Sole avvengono durante il novilunio e quella di Luna durante il plenilunio) ma solo quando il nostro satellite si trova a passare per due punti detti nodi che sono le intersezioni tra le due orbite.
Anche se il fenomeno non sarà molto spettacolare il Planetario provinciale Pythagoras di Reggio Calabria ha comunque organizzato l’osservazione dell’evento dal piazzale antistante la struttura, in via Salita Zerbi, aperta al pubblico a partire dalle 13.40.
L’inizio del fenomeno è alle 13.58, la fine alle 14.51 con il culmine intorno alle 14.20.
Corre l’obbligo di ricordare che l’osservazione diretta del Sole anche con piccoli telescopi o binocoli è sempre estremamente PERICOLOSA. Per osservare il Sole occorre munire gli strumenti di appositi filtri o proiettare l’immagine su uno schermo.
Per questo la cittadinanza è invitata al Planetario da dove sarà possibile osservare la nostra Stella con il telescopio coronado.
Il Sole è uno degli oggetti più straordinari che è possibile osservare nel cielo. Sottili filamenti solari chiamati protuberanze possono esplodere improvvisamente mostrando fini dettagli che cambiano forma davanti ai nostri occhi mentre si allontanano dal disco solare verso lo spazio. I dettagli superficiali del Sole, come le macchie solari e le facole, hanno un’evoluzione molto più lenta, impiegando giorni a cambiare la loro forma mentre si spostano sulla mutevole superficie solare.
Vi aspettiamo.
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