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di Domenica Bumbaca
È partito da Locri, il 24 agosto il “tour” delle donazioni di sangue. A bordo dell’autoemoteca il personale dell’ADVST (associazione donatori volontari sangue per talassemici), supportato da un equipe di medici, ha iniziato la raccolta di sangue “itinerante”.
La prima postazione che ha visto attiva l’autoemoteca, inaugurata questa estate grazie alla sensibilità della famiglia dell’imprenditore Vumbaca che ha donato il mezzo, è stata allestita in piazza Mercato a Locri. Dalle 8 di mattina sino a tarda mattinata il presidente Rosario Reale con i collaboratori Domenico e Gianluca hanno accolto ed informato quanti si sono soffermati al gazebo.
Molti i donatori iscritti che si sono recati per effettuare la donazione, possibili grazie all’operatività ed il lavoro del dottor Saverio Iannello, responsabile del Centro Trasfusionale di Locri e l’infermiere Rocco Di Marte, anch’egli del centro trasfusionale, con la collaborazione del dottor Giorgio Barreca e dell’infermiere Giuseppe Scruci, quest’ultimi saranno impegnati anche in altre occasioni.
Un intervento importante quello dell’associazione che si reca nelle piazze e nei centri dei paesi per diffondere la cultura della donazione del sangue, attuando una capillare campagna di sensibilizzazione sulla raccolta sangue e anche sulla donazione del midollo osseo. Numeri importanti quelli dell’associazione che conta più di 1200 iscritti e mercoledì ha visto l’iscrizione di altri volontari che hanno già effettuato sul posto la loro prima donazione.
Durante la mattinata l’Advst ha fornito informazioni utili ai cittadini sulla donazione, le modalità, la prevenzione, i controlli medici e relazionato sull’importanza di donare, un gesto per aiutare gli altri ma anche per controllare e monitorare il proprio stato di salute. Il presidente Rosario Reale, soddisfatto della prima uscita, nel ringraziare quanti hanno collaborato, dai donatori, ai medici e al Comune che ha messo a disposizione lo spazio, ha ricordato che l’autoemoteca si sposterà su tutto il territorio della Locride, nei paesi rivieraschi come nell’entroterra, dove più difficile sarebbe raggiungere la sede ospedaliera per effettuare la donazione.
Volontari e medici a servizio del popolo per infondere la cultura della donazione e sperare che sempre più persone intuiscano quanto sia indispensabile una sacca di sangue per salvare la vita a centinaia di persone.
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