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Si è concluso questa mattina, nella scuola secondaria di I grado “Alcide De Gasperi” di Reggio, il ciclo di incontri formativi avviato nell’ambito di “un Sud all’Altro – Frontiere”. Marco Modafferi, filmmaker reggino, Francesco Tortorella, motion designer, e Laura Furfaro dell’Associaizone Culturale Sol Latino, hanno proposto ai ragazzi della scuola media la proiezione dello spot contro ’ndrangheta realizzato dagli alunni della scuola superiore di II grado “De Filippis” di Vibo Valentia.
Lo spot è stato proiettato anche giovedì 24 febbraio, nei locali dell’Istituto comprensivo “Telesio Montalbetti”, scuola secondaria di I grado diretta dalla preside Marisa Maisano: «Abbiamo sposato l’iniziativa, aprendo le porte del nostro istituto al Festival – ha dichiarato la dirigente dell’ITC – per offrire ai nostri ragazzi forme di apprendimento partecipato, costruito, consapevole, per consentire loro di approcciarsi al processo della conoscenza non in modo apatico, non da spettatore passivo, ma con un atteggiamento critico e curioso, quella curiosità e criticità richiesta al nuovo cittadino di domani che dovrà proiettarsi e convivere con una società sempre più complessa sia sul piano economico che tecnologico e multimediale».
Gli studenti hanno partecipato attivamente alla discussione, contribuendo ad alimentare il dibattito intorno al documentario. Con le loro domande hanno dimostrato molto interesse e curiosità nei confronti dei documentari di Marco Modafferi e attraverso la visione dei due documentari “Stati Calà” e “Un animale senza tempo”, incentrati sul territorio grecanico, gli studenti hanno potuto constatare quanto sia possibile realizzare un buon prodotto audiovisivo che racconti la realtà intorno a loro, con i mezzi comunemente a loro disposizione, handycam e videofonini. Marco Modafferi ha raccontato con quali mezzi, strumenti e nozioni ha realizzato i suoi documentari naturalistici.
All’Istituto Tecnico “Galileo Ferraris” si è tenuto l’incontro tra Darìo Aguirre regista ecuatoriano di “Cinco Caminos a Darìo” e gli studenti. Questi ultimi hanno avuto inoltre l’opportunità di conoscere il documentarista e di capire come realizzare un film personale e renderlo universale. Nella conversazione con gli studenti è stata approfondita la nascita dell’idea e il suo sviluppo in immagini nelle fasi di scrittura del soggetto (che vede la consulenza di Wim Wenders al progetto di “Cinco caminos a Darìo”), le tecniche di ripresa e di montaggio nello stesso documentario.
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