Reggio Calabria, doppio appuntamento di solidarietà

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di C.s.o.a. Angelina Cartella, c.s.c. Nuvola RossaCollettivo UniRC:

Da quando la nostra società è sprofondata nella “crisi” le cronache giornalistiche sono zeppe di aziende che chiudono, lavoratori che perdono il posto di lavoro, famiglie impoverite e incattivite, suicidi e via dicendo. Una sequela di storie drammatiche talmente lunga da indurci all’assuefazione; situazioni viste quasi con distacco perché in fondo fanno sì discutere, arrabbiare, ragionare, ma rimangono sempre storie “personali”, affrontate nel chiuso della propria casa – per chi una casa ha la fortuna di averla – e ristretta tutt’al più alla cerchia familiare.

Fino a quando questa tragedia non colpisce una persona a te vicina, che di tutto questo non ha nulla di cui vergognarsi e ti rende partecipe della sua grave situazione di disagio, e questa persona è consapevole che non è colpa sua se non riesce più a lavorare, se è costretto a chiudere la sua azienda sommerso dai debiti, se adesso la sua famiglia è in difficoltà.

E allora che si fa? Provare a dare una mano per noi è il minimo, non solo perché si tratta di una famiglia di Compagni nel senso a noi caro del termine, quello che sottende a una comunanza di sentimenti e tensioni, ma anche perché quando c’è stato da ricostruire il Cartella quell’azienda ormai chiusa non ha esitato, nonostante già si trovasse in difficoltà, a mettere a disposizione la sua attività e le competenze professionali.

Per questo invitiamo tutte e tutti a due appuntamenti all’insegna della solidarietà e del mutuo soccorso: la cena sociale che si terrà al c.s.c. Nuvola Rossa di Villa San Giovanni, mercoledì 16 dicembre, alle ore 20.30 e il pranzo sociale che si terrà al c.s.o.a. Angelina Cartella domenica 20 dicembre, al termine della Fiera della Decrescita. Per una migliore organizzazione invitiamo anche a prenotarsi scrivendo rispettivamente a nuvolarossavsg@gmail.com e contatta@csoacartella.org.

Ma sappiamo bene che questo non basta, e soprattutto questo non ci basta, perché continuiamo a guardarci attorno e, nonostante la tanto strombazzata ripresa, sono sempre più quelli che si trovano sul filo del rasoio, pronti a cadere e ritrovarsi in una situazione analoga. E una risposta solidale di questo tipo non può essere una soluzione.

Abbiamo preso questo dramma come uno schiaffo, necessario a liberarci da alcuni timori e a farci spingere l’acceleratore su alcuni temi che sono oggetto di confronto da tempo con altre realtà calabresi. Per questo cogliamo l’occasione per lanciare anche un appello ad avviare una discussione generale su cosa insieme “possiamo fare”, sapendo bene che non possiamo e non vogliamo risolvere i problemi di tutti, offrire lavoro, distribuire cibi e favori. Soprattutto, non possiamo e non vogliamo affrontare le questioni sempre e soltanto in occasione di situazioni emergenziali.

Crediamo necessario, invece, alimentare una discussione costante, aperta e “concreta” su questi temi,  condividere le difficoltà affinché diventino occasioni di confronto, di socializzazione e anche di lotta, per trovare collettivamente delle risposte ai problemi che emergono nel contesto attuale di crisi e austerità. E lo potremo fare solo ricostruendo relazioni e comunità, riscoprendo la solidarietà orizzontale a fronte dell’individualismo sfrenato della società moderna. Le tante esperienze di mutualismo che si sono date nei territori annichiliti dal neoliberismo possono essere una base di partenza per ragionare su percorsi concreti, ma sarà solo la voglia di praticare insieme una strada diversa a dare gambe e forze a queste idee“.

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