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A poche ore dall’inizio della diretta web della festa della Madonna di Polsi, il parroco don Pino Strangio, lancia un messaggio di invito a tutti i fedeli, coinvolgendo anche le comunità che seguiranno l’appuntamento in streaming su internet.
Don Pino Strangio, in continuità con quanto già affermato dall’arcivescovo di Locri-Gerace monsignor Fiorini Morosini, chiama la gente ad arrivare a Polsi “per non disperdere la bellezza di questo momento di fede, sia nella tradizione popolare sia per scoprire la devozione di chi arriva con fatica a vivere questa esperienza”.
Quindi il richiamo ai giovani. Ai quali giorno 14 settembre (giorno dell’esaltazione della croce) viene affidata la croce di Polsi. “Croce che ha dato i natali al santuario nel 1144 – ricorda don Pino Strangio -. Donandola ai giovani affidiamo loro una speranza, il giovane non abbassi la testa, non si scoraggi. Guardando alla croce i giovani rialzano la testa e procedono a testa alta, riprendendo il cammino nelle fatica del giorno. La croce, d’altronde, cos’è? Simbolo di salvezza e di resurrezione”.
“Il tema fondamentale, legato alla croce – ricorda don Pino Strangio – io lo predico da anni: quello del perdono e della riconciliazione. Polsi trova la sua forza nella presenza di moltissimi sacerdoti, che sono qui a servire la gente. I fedeli possono deporre le proprie negatività, i propri pesi e macini, per riprendere il cammino trasformate dall’interno”.
L’ultimo input sul perdono ricevuto che va poi donato: don Pino Strangio sottolinea come “Il più grande miracolo che si genera a Polsi è questa trasformazione del cuore, guardando alla resurrezione del Signore attraverso il sacramento della riconciliazione”.
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