Disastro ambientale a Lazzaro (RC). Scarico di liquami direttamente a mare

liquami a mare lazzaro

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Riceviamo e pubblichiamo:

Continua senza sosta lo scarico di liquami e reflui senza alcun tipo di depurazione del depuratore comunale di San Vincenzo di Lazzaro direttamente nel mare. Le acque marine per circa 40 metri verso il mare aperto hanno assunto il colore rossastro e i liquami inquinati trasportati dalle correnti hanno raggiunto i bagnanti e la vicina struttura balneare posta lato sud della fiumara.

Atteso che molti bagnanti si sono trovati in faccia i reflui e i liquami inquinati (essendo in acqua non potevano accorgersi di tale presenza), siamo stati costretti a richiedere nel primo pomeriggio di oggi 19 luglio 2012 l’intervento della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, sempre particolarmente attenta, tra le altre cose, alla tutela dell’ambiente marino e alla salute e sicurezza dei bagnanti.
E’ superfluo evidenziare che l’inquinamento prodotto dagli scarichi dei depuratori varia durante la giornata, perciò durante eventuali sopralluoghi, eseguiti in un arco temporale abbastanza ristretto, le acque di scarico potrebbero presentarsi piuttosto chiare.
E’da evidenziare che il Comune di Motta San Giovanni, attraverso il sito istituzionale dell’Ente in questi giorni ha informato la cittadinanza che finalmente sono partiti i lavori del nuovo depuratore comunale dell’Oliveto. In attesa di consegnare alla città il nuovo depuratore di località Oliveto, gli uffici comunali hanno disposto una serie di interventi manutentivi nei tre impianti di località Castelli, San Vincenzo e Oliveto e ciò al fine di garantire migliori livelli di trattamento delle acque reflue, prevenendo disagi e problemi connessi al prevedibile aumento di utenti. I primi risultati analitici, continua la nota, sono rassicuranti oltre che rispettosi degli standard previsti dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”.
Se questi sono i risultati! C’è poco da stare tranquilli. Bisogna invece accertare il collaudo delle opere e verificare eventuale sperpero di denaro pubblico. Non c’è bisogno di eseguire analisi sulle acque di scarico e su quelle marine l’inquinamento è lampante. In merito oltre alla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria sono stati notiziati la direzione scientifica dell’ARPACAL di Catanzaro e il Dipartimento di Reggio Calabria, La direzione scientifica di Lega Ambiente e la filiale di Reggio Calabria.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus

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Author: Cristina

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